Come trovare i titoli in grado di battere il mercato

Moat elevato e basse valutazioni sono la combinazione vincente che conviene agli investitori.

Bella Albrecht 20/02/2024 | 14:40
Facebook Twitter LinkedIn

people jumping over arrow, illustration

Le società con vantaggi competitivi duraturi (quello che Morningstar chiama Economic moat) hanno registrato buone performance nell'ultimo anno. La chiave di questi rendimenti sono le interessanti valutazioni di partenza. La combinazione di un Moat con un prezzo di mercato conveniente ha avuto una lunga storia di sovraperformance. Gli analisti di Morningstar ritengono che per ottenere i migliori risultati nel lungo termine gli investitori debbano considerare il Moat delle società insieme alle loro valutazioni.

Questa tesi è dimostrata dall’andamento dell’indice Morningstar Wide Moat Focus, che raccoglie le società statunitensi con i prezzi più bassi e con vantaggi competitivi che dovrebbero durare più di 20 anni. Negli ultimi 20 anni, l'indice ha registrato un rendimento doppio rispetto al Morningstar US Market Index. Nell'ultimo decennio, ha sovraperformato il mercato più ampio di 40 punti percentuali.

Allen Good, Equity Strategist di Morningstar, spiega che: "La chiave per trovare i titoli che hanno maggiori probabilità di sovraperformare, è combinare qualità dell’azienda e convenienza del prezzo".

Ma l’Economic moat da solo non porterà a una sovraperformance. 

I 'Magnifici Sette' e i titoli con un Moat

Questa tendenza può essere vista anche nel rally del mercato azionario dell'ultimo anno. Gran parte dell'attenzione si è concentrata sui titoli noti come i Magnifici Sette (M7): Nvidia (NVDA), Meta Platforms (META), Apple (AAPL), Amazon.com (AMZN), Microsoft (MSFT), Alphabet (GOOGL) e Tesla (TSLA). Sei di questi titoli hanno un Moat nella misura di Ampio. Fa eccezione Tesla, che ha un Moat nella misura di Medio. All'inizio del 2023, cinque dei sei titoli con un Moat Ampio che appartengono al gruppo dei M7 erano tra le holding dell'indice Wide Moat Focus, con un peso totale dell'11%. In seguito alla crescita delle valutazioni di mercato, Nvidia e Meta sono state escluse dall'indice, mentre Amazon e Microsoft hanno visto diminuire il loro peso. Ma questi titoli hanno continuato a salire, causando un ritardo del benchmark.

Nell'ultimo anno, i titoli Wide Moat hanno registrato ottime performance. L'indice Morningstar Wide Moat Composite - che tiene conto di tutti i titoli del mercato statunitense con un Moat Ampio, indipendentemente dalla loro valutazione - ha guadagnato il 30,3%, superando l'indice US Market che si è fermato attorno al 20%. L'indice Wide Moat Focus non ha avuto lo stesso successo, guadagnando solo il 16,4%. Tuttavia, in questo lasso di tempo ha sovraperformato i titoli Narrow-Moat (Moat Medio) e No-Moat (Moat Assente). I titoli Narrow Moat sono cresciuti del 12,9%, mentre quelli No-Moat dell'1,9%.

Gli indici Moat Index: performance a 1 anno

Fonte: Morningstar Direct, Morningstar Indexes, dati al 12/02/2024.

 

Performance a lungo termine per i titoli Wide Moat a sconto

Nonostante la sottoperformance del mercato nell'ultimo anno, Andrew Lane, Director of equity research for index strategies di Morningstar, spiega che se si torna indietro al lancio del Wide Moat Focus Index nel 2007, l’indice "ha sovraperformato enormemente".

Negli ultimi 20 anni, il benchmark è salito del 1.070,81%, guadagnando il doppio rispetto al mercato statunitense, che è salito del 547,50%, e sovraperformando anche l'indice Wide Moat Composite, che nello stesso periodo non è andato oltre il 562%.

Ioannis Pontikis, Senior equity analyst di Morningstar, afferma: "Mettere insieme qualità e valore ha funzionato molto bene".

Per comprendere perché i titoli che sono sottovalutati dal mercato e che hanno un Moat hanno fatto così bene, vale la pena capire meglio il Moat Rating e il modo in cui gli analisti di Morningstar determinano il fair value dei titoli.

Cos’è l’Economic Moat?

I vantaggi competitivi di lunga durata - rappresentati dall’Economic moat- svolgono un ruolo importante nel modo in cui le aziende generano rendimenti in eccesso rispetto al capitale investito. Un Moat riflette il grado di vantaggio competitivo duraturo di un'azienda. Un'azienda con un Moat può respingere la concorrenza e ottenere elevati rendimenti sul capitale per gli anni a venire. Per determinare se un'azienda ha un Moat, gli analisti di Morningstar esaminano fattori come l'effetto rete, i costi di switch, gli asset intangibili, il vantaggio di costo e la scala efficiente.

Le aziende con un Moat Ampio dovrebbero mantenere i loro vantaggi competitivi per più di 20 anni. Solo 156 delle 1.321 società che compongono il paniere dell'indice US Market hanno un Moat nella misura di Ampio (pari al 12%). Il 31% di esse ha un Moat Medio, il che significa che dovrebbe essere in grado di contrastare i rivali per un periodo di 10-20 anni. Il restante 57% non ha un Economic moat; questo perché i nostri analisti non le coprono o pensano che non abbiano un vantaggio competitivo duraturo.

Il vantaggio della combinazione tra Moat e prezzi convenienti

Anche se un'azienda può generare rendimenti significativi sul capitale investito, questi rendimenti potrebbero non essere sufficienti a far salire le quotazioni delle sue azioni. Affinché il prezzo di un titolo salga in modo significativo, bisogna che esso parta da una valutazione interessante.

“Se si compra ai massimi, sarà quasi impossibile ottenere un rendimento sul proprio investimento, indipendentemente dall'alta qualità dell'azienda", spiega Good, "Il Moat, però, ha storicamente significato che quando la Borsa sale, quella società ha maggiori possibilità di sovraperformare il mercato nel lungo periodo".

"L’Economic moat aggiunge un elemento di qualità a un'azienda. Il flusso di cassa è destinato a crescere a un tasso più elevato per un periodo più lungo, il rischio di fallimento è più basso e gli investimenti in R&S sono più produttivi", spiega Good. "Ma è la combinazione di qualità e valutazione che alla fine influisce sul rendimento delle azioni nel lungo termine". 

Qualità alta, prezzi stabili

I titoli con un Moat tendono anche a registrare oscillazioni di prezzo più contenute rispetto a quelli che non lo possiedono. In base alla deviazione standard – una misura comune della volatilità - negli ultimi cinque, dieci e quindici anni, i titoli con un Moat Ampio hanno registrato una volatilità inferiore rispetto ai titoli con Moat Medio e al mercato azionario più ampio. I titoli No-Moat hanno mostrato la volatilità più elevata.

Questa minore volatilità potrebbe essere riscontrata durante le fasi ribassiste del mercato. Ma significa anche che gli investitori potrebbero ottenere rendimenti leggermente inferiori durante le fasi rialziste. Come spiega Good, i titoli delle società con un Moat tendono a sovraperformare nei cicli negativi e a sottoperformare nei cicli positivi.

Tuttavia, aggiunge: "La loro forte performance durante i cicli negativi si traduce in una sovraperformance di lungo termine".

 

 

Quali titoli hanno guidato l'indice Wide Moat Focus?

I titoli che hanno contribuito maggiormente alla sovraperformance del Wide Moat Focus Index provengono da diversi settori, tra cui tecnologia, salute, finanza, beni industriali e beni di consumo difensivi.

Negli ultimi cinque anni, il fornitore di apparecchiature per semiconduttori Applied Materials (AMAT), che è salito del 345,2%, e la società di gas naturale liquefatto Cheniere Energy (LNG), che ha guadagnato il 155,5%, hanno guidato i rendimenti dell'indice. Applied Materials è anche quello che ha contribuito maggiormente alla performance a 10 anni, con un guadagno superiore al 1.000%.

L'elenco dei titoli che hanno contribuito maggiormente alla performance dell’indice Wide Moat Focus è significativamente diverso da quello del mercato azionario più ampio. Negli ultimi cinque anni, i leader dell'indice US Market sono stati Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon, Meta e Alphabet.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Iscriviti alle newsletter Morningstar.

Clicca qui.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Bella Albrecht  Data journalist di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures