Amministratori delegati donne, una rarità in Europa

Abbiamo guardato agli indici azionari europei e trovato statistiche davvero deludenti sulla presenza femminile nel ruolo di amministratore delegato.

Lukas Strobl 08/03/2023 | 12:48
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Ci sono 40 società nell’indice azionario italiano FTSE MIB e nessuna di esse è guidata da un amministratore delegato donna. Cinque hanno un CEO uomo di nome Paolo.

Il dato emerge dall’analisi della diversità di genere nei ruoli di amministratore delegato delle società che compongono gli indici azionari europei. In occasione della Giornata internazionale della donna, in genere vengono pubblicati molti dati sulla gender diversity, che vanno dalla disparità salariale all'utilizzo del congedo di paternità. Questi numeri sono certamente più rigorosi dal punto di vista empirico, ma l'assoluta assurdità della scarsa leadership femminile nelle società può essere meglio illustrata contrapponendola alla prevalenza di certi nomi maschili.

La situazione è deludente nell’Europa centrale. Gli amministratori delegati di nome Christian sono più numerosi delle donne in Germania - dove solo una società del DAX, Fresenius Medical (FME), è guidata da donne - e in Svizzera, dove 20 aziende su 20 nell’indice SMI hanno uomini ai vertici. Due dei 20 maggiori titoli polacchi nell'indice WIG hanno un amministratore delegato donna, mentre nessuno nel PX della Repubblica ceca o nel BUX dell'Ungheria. Per contro, un quinto delle azioni sia di Praga che di Budapest sono guidate da Jans e Gabors.

Tra oggi e la prossima Giornata internazionale della donna tra un anno, potresti dimenticare che il 34% dei membri dei supervisory board all’interno dell’Unione europea sono donne. Ma speriamo che terrai d'occhio la situazione molto più preoccupante della leadership femminile nei ruoli di CEO e la sfida serrata tra Benoits e letteralmente metà della popolazione francese.

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Lukas Strobl  è editorial manager EMEA di Morningstar.

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