I gestori attivi non hanno stupito gli investitori nell’ultimo anno

Ci si poteva aspettare che i fondi attivi battessero i passivi nell’attuale fase di calo dei mercati, ma il tasso di successo è rimasto basso.

Sunniva Kolostyak 16/11/2022 | 08:54
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Scegliere un fondo comporta scelte difficili e, in un mercato ribassista con molti venti contrari, questa scelta può essere ancora più ardua. Un grande dilemma è se scegliere una strategia attiva o passiva.

In altre parole: preferisci un manager attivo o le basse commissioni di un fondo indicizzato? Il dibattito è aperto. Sul tema Morningstar ha pubblicato il periodico Barometro degli investimenti attivi e passivi.

Nell’ultimo anno alla fine di giugno 2022, la bilancia pende verso la gestione passiva.

Il Barometro misura la performance dei fondi attivi rispetto ai relativi peer passivi, coprendo quasi 30.000 comparti attivi e passivi (inclusi gli ETF) domiciliati in Europa e oltre 7 trilioni di euro di asset, ovvero quasi tre quarti del mercato europeo dei fondi.

Vestiti per stupire
Il team di ricerca sulle strategie passive di Morningstar ha rilevato che, in media, il 35% dei fondi attivi nelle 43 categorie azionarie analizzate è sopravvissuto e ha sovraperformato i concorrenti passivi nell’ultimo anno fino alla fine di giugno 2022. Solo sette categorie equity hanno mostrato un tasso di successo per i gestori attivi oltre il 50% in questo periodo.

Secondo Dimitar Boyadzhiev e Jose Garcia-Zarate di Morningstar, la volatilità dei mercati finanziari dovuta all'inflazione, ai problemi nelle catene di approvvigionamento e all'invasione russa dell'Ucraina era il contesto in cui si poteva pensare che i gestori attivi battessero quelli passivi. In questi casi, infatti, i fondi passivi incorporano in pieno i ribassi dei mercati, ma il tasso di successo dei gestori attivi "non è riuscito a impressionare".

I gestori attivi obbligazionari hanno ottenuto risultati solo marginalmente migliori rispetto a quelli azionari. Nelle 23 categorie analizzate, il 40% dei fondi è sopravvissuto e ha sovraperformato, con sette categorie che hanno registrato un successo in un anno superiore al 50%.

Nel lungo termine, la sopravvivenza è correlata positivamente con le probabilità di successo, ma il successo rimane basso. Negli ultimi dieci anni, il 21% dei gestori obbligazionari ha avuto successo. Per i fund manager azionari, la percentuale è del 24%. Inoltre, più della metà delle 72 categorie analizzate ha avuto un tasso di successo inferiore al 25%.

Solo tre categorie (Azionari globali - reddito, Azionari UK – reddito, Immobiliare Svizzera) hanno registrato un tasso di successo in cui metà dei fondi attivi ha sovraperformato i peer passivi.

"Un fattore chiave sono state le scelte nei settori della salute e tecnologico, che hanno avuto performance impressionanti negli ultimi dieci anni", affermano Boyadzhiev e Garcia-Zarate.

Confrontando i tassi di mortalità dei fondi attivi e passivi, il team di ricerca di Morningstar ha scoperto che questi ultimi hanno maggiori probabilità di sopravvivere a lungo termine.

"La nostra analisi mostra che il tasso di sopravvivenza a 10 anni per i fondi attivi nelle categorie azionarie è stato in media del 46% dal 2014 ad oggi. Nello stesso periodo, il tasso medio di sopravvivenza a 10 anni per i fondi passivi è stato del 60%", affermano i due analisti.

 

"Nel caso dei fondi a reddito fisso, il tasso di sopravvivenza a 10 anni per i fondi attivi è stato in media del 47%, rispetto al 62% per i peer passivi”.

 

Dove sono le opportunità
Sebbene sia evidente che i gestori di fondi hanno difficoltà a battere gli ETF e gli altri fondi passivi a lungo termine, il Barometro Attivo/Passivo indica aree di maggior successo in base alle tendenze recenti e all’analisi di lungo termine.

Boyadzhiev e Garcia-Zarate affermano: “In genere, i tassi di successo per i gestori attivi sono più elevati nelle categorie azionarie che si concentrano sui segmenti delle società a medio e piccola capitalizzazione rispetto alle large cap. I fondi attivi hanno anche maggiori probabilità di successo nelle categorie equity, in cui i concorrenti passivi sono strutturalmente sbilanciati verso uno specifico settore economico".

Un esempio sono gli Azionari Norvegia, in cui i fondi passivi sono più concentrati e presentano un'elevata esposizione ai settori dell'energia e dei finanziari.

Nel reddito fisso, i tassi di successo più elevati si possono trovare nelle categorie obbligazionarie corporate in euro (43,3%) e obbligazionarie ad alto rendimento in euro (39,7%). Per contro, il tasso di successo a 10 anni per i fondi attivi con focus sui bond dei mercati emergenti globali in valuta locale è stato del 9,1%, mentre quello dei comparti in titoli di Stato in dollari è stato del 7,9%.

Metodologia
Il Barometro degli investimenti attivi e passivi valuta i fondi attivi rispetto a un gruppo comparabile di passivi e non rispetto a un indice (che non ha costi). In sostanza, mostra come si è comportato in media un euro investito in un fondo attivo rispetto alla stessa unità in un index fund.

In questa edizione di metà anno, Morningstar ha migliorato il proprio approccio includendo nell'analisi i tassi di successo storici dei fondi attivi. Questa aggiunta fornisce una visione preziosa di come i gestori attivi hanno navigato negli eventi di mercato in passato e di come ciò abbia influito sulla loro performance a breve e lungo termine.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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