Il private equity corre in Borsa. Ma è meglio essere prudenti

La categoria Morningstar in cui sono raccolti i fondi che investono sulle società di questo segmento è fra le migliori da inizio anno. Nei portafogli, però, ci sono strumenti difficili da misurare.

Marco Caprotti 06/05/2021 | 11:40
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Il private equity ha iniziato l’anno con il segno più. Lo dimostra l’andamento della categoria Morningstar Azionari settore Private equity (dove sono raccolti i fondi che investono principalmente nelle società quotate del settore).

Il segmento da inizio anno (fino al 5 maggio e calcolato in euro) ha guadagnato quasi il 20% piazzandosi al secondo posto nella Top five delle categorie migliori (dietro l’Azionario energy) e facendo un bel salto rispetto al +2,6% segnato nel 2020.

Andamento categoria Morningstar Azionari settore Private equity
private equity
Dati in euro aggiornati al 5 maggio 2021
Fonte: Morningstar Direct

Nella tabella in basso sono elencati (dal migliore da inizio anno) i fondi che investono in società di private equity disponibili in Italia.

I fondi della categoria Morningstar Azionari settore Private equity
fondi private equity

Dietro a questo successo ci sono almeno due elementi. Il primo riguarda le evoluzioni normative che stanno aprendo la porta degli investimenti privati anche alla clientela retail rendendo il private market sempre più conosciuto e mainstream.

In Italia, ad esempio, è il caso dei PIR e degli Eltif con i quali il legislatore sta cercando di indirizzare il risparmio privato verso l’economia reale, nella speranza di portare una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese, offrendo loro un canale di finanziamento alternativo al circuito bancario.

I numeri del private equity
Il secondo elemento da considerare è il buono stato di salute del private equity che continua a recuperare dopo lo shock subito con lo scoppio della pandemia di Coronavirus. 

Negli Stati Uniti, ad esempio, dopo un 2020 tumultuoso, le operazioni di private equity sembrano essere tornate sulla buona strada. Il valore dei deal ha superato i 200 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2021. Le operazioni sono state 1.763. “Si tratta di numeri un po’ più bassi rispetto al quarto trimestre dell’anno scorso che, però, è stato un quarter particolarmente ricco” spiega Wylie Fernyhough, Senior Analyst di PitchBook. “In generale stiamo notando una normalizzazione dell’attività. Con la continua implementazione del vaccino a livello nazionale, ci aspettiamo un buon andamento delle operazioni per tutto il 2021”.

Andamento operazioni di PE in Usa
Private equity Usa

Anche in Europa le cose stanno andando bene. Nel primo trimestre del 2021 sono stati chiusi 1.936 deal per un controvalore di 158,8 miliardi di euro. Questo ha portato a incrementi, rispettivamente, del 79,9% e del 28,5% nei confronti dello stesso periodo dell’anno scorso.

Andamento operazioni di PE in Europa
Pe europa

Serve prudenza
Il fatto che i mercati privati stiano diventando sempre più popolari non implica che i fondi specializzati sul private equity debbano essere trattati con leggerezza. Questo, soprattutto, tenendo conto che le società all’interno di questi portafogli, a loro volta, investono su aziende di cui spesso è difficile capire il valore.

“Sfortunatamente il private equity non può essere misurato nello stesso modo in cui si valutano altri tipi di titoli e questo crea una serie di problemi sia agli asset manager che alla più vasta platea di investitori”, spiega Sanjay Arya, CFA, head of Investible Products e Morningstar Indexes di Morningstar.

I problemi sono sostanzialmente due:

-È difficile capire chiaramente quale sia l’universo di investimento all’interno del quale si muovono le società di private equity. Questo rende complicato anche creare un portafoglio che dia sufficienti garanzie di diversificazione.

-È difficile capire se le aziende nelle quali investono le società di private equity siano in grado di creare valore perché i metodi di misurazione sono diversi da quelli comunemente usati sui public markets.

“I mercati privati continueranno ad aumentare il loro ruolo nei mercati dei capitali globali”, dice Arya. Gli investitori che si muovono sui mercati public sono abituati ad avere standard di misurazione che ormai conoscono bene. Non è il caso del private equity. La natura stessa dei mercati privati implica che non esista un modo perfetto per valutare e confrontare i rendimenti degli investimenti di private equity”.

 

 

 

 

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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