Donne manager in finanza, serve un cambio di passo

Cinzia Tagliabue (Comitato Diversity di Assogestioni) traccia la fotografia dell’industria del risparmio gestito italiano: la presenza femminile è ferma da dieci anni anche se il confronto con l’estero è positivo. Le normative tipo SFDR sono utili ma non bastano, c’è bisogno di un cambiamento culturale. 

Valerio Baselli 05/03/2021 | 08:28
Facebook Twitter LinkedIn

 

 

Qual è la fotografia attuale sotto il punto di vista della diversità del settore del risparmio gestito italiano?

Ci sono differenze da questo punto di vista tra Italia e Francia? E più in generale tra Italia e resto d’Europa?

Il nuovo regolamento europeo SFDR – Sustainable Finance Disclosure Regulation – introduce dei nuovi obblighi normativi, fra le altre cose anche sulla parità di genere. Sono davvero efficaci questo tipo di iniziative?   

Ne abbiamo discusso con Cinzia Tagliabue, che, oltre a essere CEO di Amundi in Italia e vice presidente di Assogestioni, è presidente del Comitato Diversty di Assogestioni, un’iniziativa nata nel 2018.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures