La telenovela Brexit è arrivata al capolinea. L’accordo trovato in extremis lo scorso 24 dicembre, dopo oltre quattro lunghissimi anni di negoziati, ha scongiurato l’ipotesi peggiore: quella di un No Deal. Tuttavia, sebbene si siano trovate regole specifiche al divorzio tra Regno Unito e Unione europea – tra l’altro, su controlli doganali e concorrenza leale – il quadro resta comunque incompleto e lascia molte questioni irrisolte sulle quali le controparti continueranno a confrontarsi per lungo tempo.
“In un impeto di ottimismo in vista del nuovo anno, ipotizzo che tale processo vada avanti agevolmente”, commenta in una nota Richard Flax, responsabile investimenti di Moneyfarm. “Se concepito bene, ne escono tutti vincitori con la possibile eccezione dei pescatori britannici, che ritengono di essere stati svenduti per il bene del restante 99,2% del Pil. Ad ogni modo, solo il tempo ci dirà se il Regno Unito sarà in grado o meno di sfruttare le sue ritrovate libertà per un futuro economico migliore.”
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