Nell’era digitale le start-up si servono anche della rete per finanziarsi. Attraverso il Web, infatti, il crowdfunding riesce a far incontrare domanda e offerta.
Come funziona
Ma come funziona il crowdfunding? Una persona, un’organizzazione o un’azienda che ha bisogno di un supporto economico per realizzare un determinato progetto pubblica su una piattaforma di crowdfunding la sua idea (imprenditoriale o benefica) e stabilisce un obiettivo di raccolta. Se l’obiettivo viene raggiunto o ampiamente superato, il richiedente riceve i soldi, i suoi finanziatori ricevono una “ricompensa” (in base alla tipologia dello schema di crowdfunding utilizzato) e la piattaforma percepisce una commissione. Se invece l’obiettivo non viene raggiunto entro il termine prefissato, di solito il denaro resta sui conti correnti degli investitori e il progetto non viene finanziato. Anche se ci sono alcune piattaforme che prevedono che il capitale venga prelevato subito dai conti correnti degli investitori e il progetto finanziato anche se il target fissato non viene raggiunto nel periodo di tempo stabilito. La differenza con i fondi di Venture Capital o i Business Angel, oltre allo strumento utilizzato per veicolare i finanziamenti, è che qui gli investitori non sono necessariamente dei professionisti del settore, ma possono essere anche dei piccolissimi risparmiatori, e i potenziali beneficiari non sono solo startup.
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