Il titolo RWE ha guadagnato quasi il 30% negli ultimi 12 mesi ma continua a essere scontato del 10% rispetto al fair value di 41 euro (report aggiornato al 13 gennaio 2021).
RWE più sicura con l'eolico
Oltre che al mercato domestico l’utility tedesca è esposta anche a quello europeo (in particolare Regno Unito, Paesi Bassi e Turchia) e degli Stati Uniti. Il 21% dell’energia prodotta deriva da sorgenti rinnovabili, ma ancora una percentuale vicina al 40% proviene da fonti fossili. A gennaio dello scorso anno l’azienda ha raggiunto un accordo con il Governo tedesco relativamente alla compensazione per la chiusura degli impianti a carbone entro il 2038. Gli analisti non ritengono che questo impatti sulla valutazione del titolo, ma è comunque un elemento positivo perché riduce l’incertezza sul futuro di RWE. “La via d'uscita dal carbone e dal nucleare è chiara e nel 2024 circa il 75% del reddito operativo dell’azienda sarà prodotto da energia da fonti rinnovabili, ovvero eolico e solare. Per gli azionisti questo significa investire in una società con un profilo meno rischioso, con una maggior trasparenza dei flussi di cassa e con una solida crescita dei dividendi che stimiamo in media pari al 6,6% nei prossimi 4 anni”, dice Tancrede Fulop analista azionario di Morningstar.
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