Nuovi lockdown in Europa, restrizioni agli spostamenti in Usa e un vaccino contro il Coronavirus che non si sa quando arriverà con certezza. Sulla carta la situazione sembra sfavorevole a una ripresa dei prezzi del petrolio e, di conseguenza, a quella delle quotazioni dei titoli legati all’andamento dell’oro nero.
“Ma, secondo noi, ci sono speranze per vedere una ripresa delle valutazioni”, spiega Dave Meats, Director della ricerca su Energy and Utilities di Morningstar. “I timori che lo smartworking e le teleconferenze limiteranno per sempre il pendolarismo e i viaggi d'affari sono esagerati. Ci saranno cambiamenti nelle abitudini, ma non tali da far abbassare la richiesta di petrolio. La domanda dovrebbe riprendersi quando ripartirà l'attività economica. Ma, a meno che l'attività di trivellazione non salga dai livelli minimi che stiamo vedendo, l’offerta sarà insufficiente e ci sarà una situazione di carenza”.
In questo scenario, le previsioni di Morningstar nel medio periodo per il petrolio qualità West Texas Intermediate (WTI) sono di 55 dollari al barile (contro i 40 dollari circa del 9 novembre 2020).
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