Seconda ondata di contagi da Coronavirus, recessione, nuovo calo del petrolio, strascichi e incognite sul risultato delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Sono solo alcuni dei principali driver che stanno – di nuovo – agitando i mercati. A questo punto, le implicazioni economiche future sono tutt’altro che chiare.
Nelle ultime settimane, infatti, la volatilità di mercato è tornata a salire sensibilmente, con l’indice Vix che dallo scorso marzo viaggia a un livello decisamente più alto rispetto alla media degli ultimi otto anni e con lo stesso indice che è passato dai 25 punti del 9 ottobre ai 40,3 del 28 ottobre. Qui sotto l’evoluzione del cosiddetto “benchmark della paura” negli ultimi tre anni.
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