Morningstar alza il fair value di London Stock Exchange dopo la dismissione di Borsa Italiana

La valutazione degli analisti sale a 7,8 sterline e riflette i vantaggi futuri dell’acquisizione di Refinitiv.

Francesco Lavecchia 13/10/2020 | 00:06
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Morningstar ha rivisto al rialzo il fair value di London Stock Exchange (LSE) dopo la vendita di Borsa Italiana a Euronext. Ora la valutazione del gruppo britannico è pari a 7,8 sterline e vale al titolo un rating di tre stelle (report aggiornato al 12 ottobre 2020).

L’obiettivo del London Stock Exchange, con la cessione di Borsa Italiana, è quello di chiarire in maniera definitiva le preoccupazioni dell’Antitrust relative all’acquisizione di Refinitiv e gli analisti sono sicuri che questa dismissione permetterà all’azienda di avere il via libera da parte delle Autorità per la concorrenza.

“In precedenza abbiamo sostenuto che l'importanza politica di Borsa Italiana per il Governo italiano e la riluttanza di LSE a rinunciare all'asset durante i suoi tentativi di fusione con Deutsche Boerse nel 2017 avrebbero prodotto uno scenario in cui l’Antitrust non avrebbe dato l’approvazione per l’acquisizione di Refinitiv. Ma ora pensiamo che questi ostacoli siano stati superati”, dice Niklas Kammer, analista di Morningstar. “Relativamente alla cessione di Borsa Italiana, riteniamo che LSE abbia ricevuto un corrispettivo equo. L’asset è stato valutato da Euronext 16,7 volte l'EBITDA e porterà nelle casse del gruppo britannico 4,3 miliardi di euro che lo aiuteranno anche a ridurre il suo debito netto attualmente pari a 3,5 volte l’EBITDA rettificato avvicinandolo al suo obiettivo di 1 o 2 volte”.

La transazione rimane subordinata alla conclusione dell'accordo di Refinitiv. Riteniamo che LSE abbia ora adeguatamente affrontato le maggiori preoccupazioni normative e politiche che avrebbero potuto minacciare l’operazione di acquisizione di Refinitiv”, continua Kammer. “La scadenza del giudizio da parte della Commissione Europea sull'accordo Refinitiv è il 16 dicembre 2020”.

Cessione utile
La cessione di Borsa Italiana e delle attività in essa contenute non è mai stata l’opzione preferita dal gruppo britannico, ma il rischio di poter perdere Refinitiv ha fatto cedere il management. “Borsa Italiana e le attività che essa comprende rappresentano un asset importante per qualsiasi exchange”, dice l’analista. “In particolare MTS avrebbe permesso al LSE di rafforzare la sua attività sugli indici del reddito fisso. Detto questo, siamo convinti che LSE abbia fatto meglio a sacrificare Borsa Italiana pur di arrivare alla conclusione dell’accordo per Refinitiv”.

Da una parte, infatti, il coinvolgimento politico del Governo tricolore avrebbero fatto sì che le sinergie e la piena integrazione di Borsa Italiana nel gruppo LSE non sarebbero mai state del tutto realizzabili. E dall’altra, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, che entrerà in vigore entro la fine dell'anno, avrebbe ulteriormente allontanato Borsa Italiana dal gruppo. “Refinitiv, inoltre, porterà in dote le sue competenze nella trasmissione dati e nell’analisi finanziaria e una partecipazione di maggioranza in Tradeweb, una piattaforma di negoziazione elettronica nel segmento del reddito fisso che dovrebbe essere in grado di compensare la perdita di MTS”, conclude Kammer.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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