In Europa non passa la voglia di fusioni e acquisizioni. Per ora

Il valore delle operazioni nel primo semstre dell’anno è stato in linea con quello dello stesso periodo del 2019. Ma, dicono gli analisti di PitchBook, gli effetti del Covid si devono ancora vedere. E ci sono due incognite.

Marco Caprotti 03/09/2020 | 09:59
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M&A deal

L’emergenza Coronavirus sembra non avre frenato le fusioni e acquisizioni in Europa. Almeno per il momento. Secondo i dati elaborati da PitchBook, nel primo semestre del 2020 nella regione si sono registrate operazioni di Merger & Acquisition (M&A), per un totale di 563,6 miliardi di euro. Un risultato in linea con quello segnato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Attività M&A dal 2006
Attività M&A Europa

“Molte delle operazioni erano state annunciate mesi prima che il Covid-19 colpisse l’Europa. Comprese quelle che si sono chiuse nel secondo trimestre”, spiega Dominick Mondesir, Private capital analyst di PitchBook per la regione EMEA. “Per questo ci aspettiamo di vedere i reali effetti della pandemia su questo tipo di operazioni più avanti. Tuttavia, i deal conclusi fino ad ora dimostrano il desiderio di chiudere le transazioni anche nei momenti di maggiore incertezza”.

Ci sono, tuttavia, due incognite di cui bisogna tenere conto.

-La prima è legata a possibili nuove restrizione agli spostamenti che renderebbero complicate le attività di due diligence (verifica dei bilanci) delle società.

-La seconda riguarda il crescente protezionismo da parte di alcuni stati nei confronti delle aziende ritenute di interesse nazionale.

I due fattori, da soli o combinati, potrebbero frenare le attività di fusione e acquisizione cosiddette cross-border (fra aziende di stati diversi) che, nel primo semestre dell’anno, hanno comunque mostrato una buona tenuta con un valore di oltre 240 miliardi.

Operazioni M&A cross-border dal 2006
cross border Europa MA

Radar sull’energia
Uno dei settori da tenere d’occhio in futuro, secondo l’analista di PitchBook è quello dell’energia.  “E’ stato uno dei più colpiti dalla pandemia di Coronavirus a causa del calo della domanda di petrolio seguita alle misure di lockdow”, dice Mondesir. “Il comparto, peraltro, già prima della pandemia aveva a che fare con problemi come l’eccesso di materia prima e le tensioni geopolitiche fra i paesi produttori. Tutti questi elementi potrebbero portare le grandi aziende del settore a rivedere le loro strategie”.

In questo senso una parte importante potrebbero giocarla le società del comparto delle energie rinnovabili. “Sono il futuro per i player globali e operazioni in questo settore potrebbero aiutare a mitigare gli effetti di lungo termine del calo dell’utilizzazione di combustibili fossili”.

Operazioni M&A per settori dal 2006
M&A settori Europa


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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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