FCA-PSA, prove di matrimonio

Le società confermano il progetto per una possibile fusione. In attesa di nuove comunicazioni, gli analisti di Morningstar lasciano invariate le stime del fair value dei due titoli.  

Richard Hilgert 30/10/2019 | 16:20
Facebook Twitter LinkedIn

Fiat Chrysler e PSA (Peugeot) progettano di unire le forze per creare un nuovo gruppo globale detenuto al 50% dagli azionisti di Groupe PSA e al 50% di FCA. Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo Peugeot, diventerebbe il CEO del gruppo, mentre John Elkann, presidente di Fiat Chrysler, ricoprirebbe la stessa carica anche nella nuova società. Tale annuncio arriva a soli cinque mesi di distanza da quello di una possibile fusione tra Fiat Chrysler e Renault. Accordo che poi è sfumato anche a causa delle resistenze da parte del governo francese, che detiene una partecipazione nel capitale della casa automobilistica, e di Nissan, partner di Renault.

Fair value invariati
Per ora manteniamo invariata la stima del fair value di FCA a quota 28 euro e quella di Peugeot a 17 euro. Valutiamo il patrimonio netto della nuova società pari a 57,8 miliardi di euro, contro una capitalizzazione di mercato congiunta che attualmente è di 46,9 miliardi. Chi volesse giocare d’anticipo sulla fusione potrebbe prendere in considerazione il titolo Fiat Chrysler, che attualmente è scambiato a un tasso di sconto del 50%. Per contro, il prezzo di mercato di Peugeot è più alto del 47% rispetto alla nostra valutazione.

Quarto player mondiale dell'auto 
Il nostro giudizio sull’operazione di M&A è positivo. Riteniamo che la fusione tra le due società sia ragionevole, data la forte concorrenza a livello globale, l'elevata intensità di capitale del settore e la necessità di essere competitivi nel segmento elettrico. Fiat Chrysler e Peugeot insieme avrebbero un volume totale (considerate anche le joint venture) di 8,7 milioni di autovetture, stando ai dati del 2018. Questo numero posizionerebbe il gruppo al quarto posto tra i produttori mondiali dietro Volkswagen, Toyota e Renault/Nissan, ciascuna con oltre 10 milioni di unità. Quanto alle immatricolazioni in Europa, lo scorso anno, insieme (Fiat Chrysler e Peugeot) avrebbero raggiunto quota 2,9 milioni di unità, collocandosi al secondo posto dietro Volkswagen che ne ha registrate 3,6 milioni.

 

 

Leggi tutti gli articoli della collezione Azioni Analisi e Strategie

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Stellantis NV23,28 EUR-0,13Rating

Info autore

Richard Hilgert  Richard Hilgert is a securities analyst on the Industrials Team.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures