Chi ci guadagna se la popolazione invecchia

Allergan e Roche capitalizzeranno la crescita della spesa sanitaria, mentre l’aumento in alcune categorie di consumi per il tempo libero potrebbe sostenere il fatturato di Carnival.

Francesco Lavecchia 18/03/2019 | 09:51
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L’invecchiamento della popolazione è un’opportunità di investimento. Titoli come Allergan e Roche, nel settore salute, e Carnival in quello consumer, dicono gli analisti di Morningstar, permettono di cavalcare questo megatrend e sono al momento scambiati a sconto rispetto al fair value.

La leadership nell’industria farmaceutica e in quella della diagnostica garantisce a Roche un Economic moat elevato e la mette in ottima posizione per beneficiare della crescita della spesa mondiale per le cure di malattie come il cancro. Grazie all’acquisizione di Genentech, la società elvetica è diventata il primo produttore al mondo di farmaci biologici, categoria che soffre meno la concorrenza per via degli elevati costi legati alla produzione e ai test medici e per il tardivo ingresso sul mercato europeo dei biosimilari. Il gruppo ricava da questo segmento l’80% del fatturato prodotto dal comparto farmaceutico e questo contribuisce a mantenere alti i margini di profitto.

Roche detiene anche una quota del 20% nel mercato della diagnostica, davanti a società come Siemens e Abbott. Il forte posizionamento in quest’industria permette all’azienda di differenziare il suo portafoglio di attività e di sfruttare le sinergie tra le due aree del gruppo per lavorare alla produzione di terapie personalizzate per la cura del cancro.

Roche, +3,4% medio del fatturato nei prossimi cinque anni
“Per i prossimi cinque anni ci aspettiamo un tasso di crescita medio del fatturato del 3,4%, sostenuto anche dall’aumento della spesa sanitaria nei paesi emergenti, e un miglioramento dei margini di profitto di circa 1.000 punti base, e stimiano per il titolo un fair value pari a 333 franchi svizzeri”, dice Karen Andersen, analista azionaria di Morningstar (report pubblicato in data 15 gennaio 2019).

Attraverso un’intelligente politica di acquisizioni, Allergan è riuscita a trasformarsi in una delle più grandi società farmaceutiche a livello mondiale. Grazie a un ampio portafoglio brevetti e a una invidiabile pipeline di prodotti in attesa del debutto sul mercato, il gruppo americano riesce a proteggersi dalla concorrenza dei farmaci generici, mentre la leadership in segmenti di nicchia come l’oculistica e l’estetica (con la produzione del Botox che copre il 70% delle vendite sul mercato), la mette in una posizione di vantaggio per sfruttare la crescita della spesa da parte della popolazione anziana.

Allergan paga il fallimento degli ultimi test
Recentemente il titolo ha pagato oltre misura l’esito negativo dei test fatti per l’approvazione di alcuni dei suoi farmaci, ma gli analisti di Morningstar sono fiduciosi sulla capacità del management di dismettere business poco profittevoli per allocare i capitali in nuove acquisizioni che permettano di irrobustire ulteriormente il portafoglio brevetti e la lista di prodotti in attesa di approvazione.

“Le aspettative per il 2019 sono per una contrazione del fatturato del 4%, anche a causa della vendita di alcuni rami di azienda, ma nei successivi quattro prevediamo una crescita dei ricavi a un ritmo del 3%. La stima del fair value è pari a 235 dollari, circa il 40% più alta rispetto alle attuali quotazioni di mercato”, dice Michael Waterhouse, analista di Morningstar (report aggiornato al 7 marzo 2019).

Carnival capitalizza la voglia di tempo libero dei senior
Tra le società nel settore beni di consumo, Carnival è tra quelle che ambiscono a catturare una parte della spesa in tempo libero da parte dei baby boomer. Il gruppo britannico è il numero uno nell’industria delle navi da crociera grazie a un portafoglio di nove marchi a livello globale e oltre 100 battelli con una capacità complessiva di circa 200 mila passeggeri.

“Il mercato potenziale di Carnival è in forte espansione: nel Regno Unito meno del 4% della popolazione ha fatto almeno una volta l’esperienza di una crociera e questa percentuale si abbassa ulteriormente nel resto del Vecchio continente, dove non raggiunge neanche il 3%. La scarsa penetrazione, unita al progressivo invecchiamento della popolazione occidentale e all’aumento del reddito medio nei paesi in via di sviluppo, dovrebbe contribuire a trainare la crescita del fatturato della società”, dice Jaime M. Katz, analista azionaria di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni i ricavi sono visti in salita a un tasso medio del 6,6% e il margine operativo in espansione. Il fair value del titolo è pari a 69 dollari e vale a Carnival un rating Morningstar di quattro stelle” (report aggiornato al 4 febbraio 2019).

 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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