Raccolta fondi: novembre da dimenticare per gli obbligazionari

L’industria europea del risparmio gestito archivia un altro mese con il segno meno. I comparti azionari si muovono controcorrente. Riscatti nel reddito fisso gestito attivamente.

Sara Silano 28/12/2018 | 12:42
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Forti deflussi dai fondi obbligazionari, raccolta positiva per gli azionari, sofferenza per gli alternativi: i dati rilasciati da Morningstar sull’andamento dell’industria europea del risparmio nel mese di novembre non sono facilmente inquadrabili nelle categorie risk-on e risk-off. Gli investitori, infatti, si sono mostrati avversi al rischio nel reddito fisso, che ha registrato riscatti netti per 13,63 miliardi di euro, il livello più alto da giugno 2013, quando i mercati reagirono bruscamente all’annuncio della Federal Reserve di ridurre gradualmente le misure monetarie espansive (Taper tantrum). Per contro, non si sono fatti intimorire dalla volatilità delle Borse, allocando 6,34 miliardi di euro in comparti equity. Un valore che non si vedeva dall’aprile scorso.

In rosso monetari e alternativi
La raccolta negativa dei fondi monetari è un’ulteriore prova del fatto che gli investitori non hanno scelto esclusivamente la via della cautela. In questo quadro, è di non facile interpretazione l’andamento degli alternativi, che utilizzano strategie simili a quelle degli hedge fund e, almeno negli obiettivi, svincolate dalle attività finanziarie tradizionali. I riscatti sono proseguiti a novembre (-7,99 miliardi), con il record negativo per i multi-strategy. “La vittima più illustre è stata SLI Global Absolute Return Strategies”, si legge nell’Asset flow commentary: Europe, pubblicato da Ali Masarwah e Valerio Baselli del team editoriale di Morningstar. “I deflussi sono stati di 2,4 miliardi”.

Nel complesso, a novembre le fuoriuscite dai fondi a lungo termine sono state di 17,45 miliardi di euro, cui si aggiungono 5,17 miliardi dei prodotti di liquidità, per un totale di 22,63 miliardi.

 Flussi netti per macro-categorie Morningstar novembre 2018

Raccolta positiva per gli index fund
Le strategie passive si sono confermate anche a novembre le preferite dagli investitori. Il divario maggiore rispetto a quelle attive si è creato nel reddito fisso, dove le prime hanno raccolto 1,81 milioni, segnando il 24esimo mese consecutivo di crescita, mentre le seconde hanno subito riscatti netti per 15,44 milioni, il peggior risultato da giugno 2013.

Raccolta positiva per gli index fund novembre 2018

Il record negativo dei multi-strategy
Tra le categorie, quella degli Azionari internazionali large cap blend ha ricevuto i più alti flussi netti, grazie sia ai fondi attivi sia ai passivi (+5,6 miliardi in tutto). Per contro, i comparti multi-strategy hanno registrato il peggior mese da quando Morningstar raccoglie i dati (gennaio 2007). Nel reddito fisso, a parte gli Obbligazionari diversificati in dollari, sono prevalse le vendite sui fondi attivi, in particolare i Diversificati breve termine, corporate bond e ultra-short term in euro.

Morningstar category con più alti flussi netti novembre 2018

 

Morningstar category con i più alti deflussi netti novembre 2018

Chi sale e chi scende
La prima società di gestione in Europa per raccolta sui fondi attivi è stata, a novembre, UBS con circa 6 miliardi, per lo più riconducibili al Focused Sicav – High grade bond (non disponibile in Italia). “Gli alti flussi verso questo fondo riflettono una decisione di asset allocation del wealth management di UBS”, si legge nel report Morningstar. “Lo testimoniano le fuoriuscite dai comparti azionari”. Tra le prime cinque sgr attive, c’è anche Fineco asset management, gruppo FinecoBank, con circa un miliardo di flussi netti. Per contro Pimco ha subito i più alti riscatti netti tra gli active manager (-3,5 miliardi), seguito da Gam che sta attraversando una fase societaria turbolenta.

Tra i passivi, iShares (gruppo BlackRock) ha staccato i concorrenti con 4,88 miliardi di sottoscrizioni nette. Segue Xtrackers (Deutsche Bank) con +1,14. Sul fronte opposto, UBS è il peggiore (-2,89 miliardi). Novembre è stato un mese difficile anche per gli indicizzati di BlackRock (che sono distinti da iShares), in particolare per il comparto ACS 50:50 Global Equity Tracker Fund (non disponibile in Italia) che è stato il principale responsabile degli 1,43 miliardi di riscatti netti.

Per scaricare il report completo Morningstar Direct Asset Flows Commentary: Europe, clicca qui.

L'analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari, Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

 

Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 19 dicembre 2018. Sono stati inclusi circa 31.000 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 1.750 società di fondi in più di 35 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. 
Clicca qui per scaricare la metodologia.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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