Stravolti dalle turbolenze dei mercati emergenti, dal contesto di tassi in salita negli Usa e dalle conseguenze della cosiddetta “guerra commerciale”, gli investitori europei sono di fatto entrati in modalità risk-off. Dopo la raccolta mediocre segnata in agosto (750 milioni di flussi netti), l’industria europea del risparmio gestito si tinge nuovamente di rosso (per la terza volta quest’anno), con 8,1 miliardi di euro di riscatti netti registrati in settembre (che diventano 19,5 miliardi di deflussi se si contano anche i fondi monetari).
Male i prodotti a reddito fisso, con oltre cinque miliardi di deflussi netti, e soprattutto i fondi alternativi, che hanno segnato il loro peggior mese di sempre in termini di raccolta (7,4 miliardi di riscatti netti). I prodotti bilanciati, dal canto loro, hanno segnato una raccolta netta negativa per la prima volta dal gennaio 2016, mentre i fondi di materie prime hanno registrato il loro peggior mese dal dicembre 2016. Bene, invece, i fondi azionari e quelli immobiliari.
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