Bene il nucleare, anche dal punto di vista ESG; benino il gas naturale; male il petrolio. E’ questo, in estrema sintesi, lo scenario dipinto dagli analisti di Morningstar per il settore delle energie tradizionali negli Usa.
L’atomo sostenibile
La sopresa maggiore arriva dall’energia atomica, un segmento che secondo molti osservatori stava andando incontro a un inesorabile declino anche per effetto di una sempre maggiore coscienza ambientalista da parte degli investitori. La questione del futuro del nucleare negli Stati Uniti non è di poco conto considerando che i 99 impianti presenti sul territorio americano forniscono il 20% dell’elettricità nazionale e sono la fonte di approvvigionamento principale per le città più grandi. “La concorrenza da parte del gas naturale – meno costoso – e delle energie rinnovabili si sta mangiando una parte dei profitti del nucleare, ma noi crediamo che si debba avere una prospettiva di lungo periodo”, spiega uno studio firmato da Travis Miller, strategist esperto di Energy e Utility di Morningstar. “Le possibilità economiche, regolamentari e di sostenibilità permetteranno al nucleare di rimanere una fonte primaria di energia”. Secondo i dati Morningstar, fa parte del mix energetico di 18 società del segmento utility (vedi tabella sotto).
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