Strategie per cavalcare il debito emergente

Posizioni short e scelte geografiche sono state determinanti nelle performance dei fondi nel 2015 e 2016. Ecco come si sono comportati i gestori con il più alto Morningstar Analyst rating.

Sara Silano 22/11/2016 | 09:24
Facebook Twitter LinkedIn

Dopo un anno “no” - il 2015 - i fondi obbligazionari emergenti hanno risalito la china nel 2016, grazie al ritorno dell’appetito per il rischio tra gli investitori e al miglioramento della situazione in alcuni paesi, come l’Argentina e il Brasile, che erano stati penalizzati da fattori politici, economici e valutari.

Le principali categorie specializzate nel debito emergente sono tra le migliori in termini di rendimenti dall’inizio dell’anno, anche se c’è stato un aumento della volatilità dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. 

L'andamento delle categorie obbligazionarie emergenti da inizio anno

Andamento categorie obbligazionarie emergenti da inizio anno

Fonte: Morningstar Direct. Crescita di 10.000 euro da inizio anno. Linea blu: Obbligazionari emergenti corporate (+11,8%). Linea verde: Obbligazionari emergenti globali in valuta forte (+10,7%). Linea arancione: Obbligazionari emergenti globali in valuta locale (+8,5%). Dati in euro al 18 novembre 2016.

Per i fondi, coperti dalla ricerca Morningstar e con un Analyst rating positivo (Gold, Silver o Bronze), i risultati nel 2015 e nel 2016 sono stati misti, ma in gran parte migliori rispetto alla media. Quali sono state le scelte vincenti?

Posizioni short e valute
“Nel 2015, la maggior parte dei fondi con rating positivo tra quelli in valuta forte sono riusciti a battere i concorrenti”, spiegano gli analisti. “Il fattore-chiave della performance è stata l’esposizione alle divise locali, al di fuori dell’indice di riferimento”. Ad esempio, nella seconda metà del 2015, Pictet Global emerging market debt, rating Bronze, ha beneficiato delle posizioni corte sulle divise dei paesi in via di sviluppo, dato che sono state soggette a forti vendite. Templeton emerging markets bond (Bronze), invece, ha tratto vantaggio dall’elevata esposizione all’Ucraina, che ha raggiunto un accordo favorevole per i suoi creditori. Questa mossa, però, non ha compensato le perdite dovute al peso delle valute emergenti.

Queste ultime sono state le più colpite dai sell-off nel 2015, causando performance negative dei comparti in divise locali. Tra di essi, Pictet Emerging local currency debt (Bronze) è quello che ha messo in atto la strategia migliore per contenere le perdite, grazie a posizioni corte su un paniere di monete nella seconda parte dell’anno. Per gran parte dei concorrenti, il fattore determinante è stato il Brasile, l’anno scorso in negativo e nel 2016 in positivo.  “Il sovrappeso del paese latino-americano ha fatto indietreggiare Investec Emerging local currency debt (Bronze) nel 2015, mentre quest’anno ha avvantaggiato Julius Baer local emerging bond (Bronze)”, spiegano gli analisti di Morningstar.

L’offerta in Italia
I fondi disponibili in Italia con Analyst rating positivo sono sette, di cui un Silver e gli altri Bronze (vedi tabella). Quattro comparti sono in valuta forte, tre in divisa locale. Neuberger Berman EM Debt Hard Currency ha ottenuto per la prima volta il giudizio qualitativo di Morningstar a gennaio 2015, partendo con una medaglia d’argento. Per Pictet-Emerging Local Currency Debt, il bronzo è arrivato a marzo 2016, mentre alla fine dell’anno scorso Templeton emerging markets bond è passato da Silver a Bronze.

Fondi Obbligazionari emergenti con Analyst Rating

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures