PREMIUM - I fund manager Usa scelgono la qualità

Per proteggersi dalla volatilità dei mercati i gestori americani si posizionano sulle azioni con Economic moat elevato. Ecco i risultati dell’Ultimate Stock-Pickers di Morningstar dopo il primo trimestre.  

Greggory Warren, CFA 14/06/2016 | 00:23
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I fund manager americani si affidano al Moat per navigare nella volatilità dei mercati. Nel primo trimestre dell’anno, in cui l’indice S&P500 ha avuto un andamento altalenante, toccando -10% nella seconda settimana di febbraio per andare poi poco sopra la parità alla fine di marzo, le scelte dei gestori Usa si sono concentrate sulle stock con elevato vantaggio competitivo.

Il Morningstar Ultimate Stock-Pickers, report trimestrale che sintetizza i movimenti di portafoglio operati dai migliori fund manger americani, rappresentati da un gruppo di 26 gestori selezionati da Morningstar perché ritenuti tra i più capaci sul mercato azionario, mostra come le società più presenti in portafoglio siano le big del settore tecnologico, come Alphabet, Microsoft, Oracle e Apple, alcuni tra i più grandi gruppi finanziaria americani come Wells Fargo, Berkshire Hathaway e Bank of America, nonché i leader del comparto beni di consumo ed healthcare come PepsiCo, Procter & Gamble e Johnson & Johnson (Figura 1). 

 

Figura 1: Top 10 Holdings
Top 10 holding

 

I fund manager comprano tecnologia, finanza e salute
L’elevata volatilità del periodo ha dato ai gestori la possibilità di entrare su stock di qualità a prezzi convenienti e di realizzare prese di beneficio su quelle che invece avevano raggiunto quotazioni di mercato troppo elevate. La tabella relativa alla Top 10 Stock Purchases, che rappresenta i titoli sui quali i fund manager hanno allargato maggiormente la propria esposizione o quelli sui quali hanno iniziato ad investire con maggiore convinzione, mostra come nel primo trimestre dell’anno gli acquisti abbiano premiato le azioni dei comparti tecnologia, servizi finanziari e salute. Le quote più significative di nuovi capitali sono confluite su Bank of America, seguita da Apple e dalla compagnia farmaceutica Perrigo. Tutte società con un Economic Moat medio (Narrow) e con un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) ancora conveniente. Nel caso di Alphabet, Aetna e Hewlett Packard Enterprise, invece, il giudizio degli Ultimate pickers non coincide con la valutazione degli analisti di Morningstar, come dimostrano i rapporti P/FV uguali o superiori a uno.  

 

Figura 2: Top 10 Stock Purchases
10 purchases

 

Quali i titoli più venduti
Le vendite dei gestori hanno seguito logiche di mercato e valutazioni finanziarie. I fund manager hanno alleggerito o liquidato le loro posizioni su quei titoli ritenuti ormai troppo cari rispetto alle proprie valutazioni e su quelli i cui fondamentali hanno risentito dello sfavorevole andamento del ciclo economico. I maggiori deflussi di capitali hanno riguardato le azioni della compagnia assicurativa American International Group (alla quali gli analisti non riconoscono un Economic moat) che, insieme a quelle di UPS, Berkshire Hathaway e Boeing, è stata quella che ha registrato il maggior numero di liquidazioni totali da parte dei fund manager. La Top 10 Sales mostra però delle divergenze tra le valutazioni dei gestori e quelle degli analisti di Morningstar. Le prime quattro stock maggiormente vendute, infatti, hanno un rapporto Prezzo/Fair Value ancora conveniente e tre di queste hanno anche un Economic moat elevato (Wide). 

 

Figura 3: Top 10 Stock Sales
10 sales

 

La rotazione di portafoglio premia finanza e tecnologia 
Dopo la rotazione di portafoglio del primo trimestre, i fondi gestiti dagli Ultimate Stock-Pickers si presentano sottoesposti ai settori energia, telecom, salute e utility, rispetto alla media del mercato americano rappresentata dall’indice S&P 500, mentre sovrappesano i comparti finanza, tecnologia, materie prime e beni di consumo (sia ciclici che difensivi). La percentuale di real estate e manifatturiero, rispettivamente pari al 3% e al 10% circa, è in linea con il benchmark.  

 

Figura 4: Esposizione settoriale
Settori pickers

 

L'analisi è stata condotta in collaborazione con Eric Compton, Associate Stock Analyst.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Greggory Warren, CFA  Greggory Warren è financial services sector strategist di Morningstar.

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