Le Borse ripartono dalle vendite

Europa negativa. Pesa il cattivo andamento del petrolio. A Milano gli occhi sono su Telecom e Mediaset mentre si parla ancora di riassetto delle popolari. L’Asia non sfrutta l’ottimismo di New York. 

Marco Caprotti 21/03/2016 | 09:44
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Partenza negativa per le Borse europee. Nonostante la vivacità di Shanghai, gli operatori guardano soprattutto alla flessione del prezzo del petrolio (-1,6% a 40,48 dollari al barile il Wti per consegna maggio e -1,4% il Brent maggio a 40,63 dollari al barile), mentre cercano punti di riferimento dopo due settimane focalizzate sulle Banche centrali.

A Milano gli scenari di riassetto su Telecom e Mediaset, che hanno nel gruppo francese Vivendi il comune denominatore, e l'alleanza più vicina tra Bpm e Banco Popolare dopo la benedizione del governo Renzi sono il faro della Borsa che, tuttavia, ha aperto le contrattazioni intorno alla parità.

Asia giù, New York su
Seduta negativa per l’Asia, condizionata dall’andamento del barile. Gli operatori non si sono fatti convincere ad acquistare nemmeno dall’andamento di New York. Wall Street venerdì ha chiuso vicino ai massimi di seduta. E’ stata così archiviata la quinta settimana di fila in rialzo, durante la quale il Dow Jones e l'S&P 500 sono riusciti a riportare in positivo il bilancio da inizio anno. A fare da traino sono state le banche (+0,97%), capitanate da JP Morgan (+3%) che ha aumentato il suo piano di riacquisto di azioni proprie.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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