Ipotesi di investimento
Il ritorno della domanda di oro da parte degli investitori per ora poggia su piedi d’argilla. Storicamente i rally degli asset considerati porti sicuri hanno breve durata. Lo stesso potrebbe succedere in questo caso se i timori di un forte rallentamento dell’economia globale dovessero rivelarsi esagerati. Nel lungo termine, tuttavia, le prospettive sono buone. Ci aspettiamo che la domanda da parte dei gioiellieri superi quella degli investitori, diventando il mover principale del mercato aurifero. Segni in questo senso sono arrivati dagli orafi cinesi e indiani nel quarto trimestre del 2015. L’azionario legato al gold in generale non è più a sconto, ma ci sono opportunità interessanti per quanto riguarda Goldcorp e Eldorado Corp.
Punti chiave
-Abbiamo aumentato la nostra previsione sul prezzo dell’oro per il 2016 portandola a 1.100 dollari l’oncia. Un valore che sarà guidato principalmente dalla richiesta degli investitori di asset che facciano da porti sicuri.
-Il rally dei cosiddetti safe haven tende ad avere breve durata. Ad esempio a gennaio 2015 l’oro è salito a quasi 1.300 dollari l’oncia a causa delle preoccupazioni degli investitori riguardo al calo del prezzo del petrolio e al rallentamento dell’economia globale. A febbraio quei guadagni erano già evaporati. Alla fine dell’anno scorso il minerale valeva 1.060 dollari.
-Se i timori di una recessione globale si dimostreranno infondati, ci aspettiamo che tassi di interesse reali più alti spingano gli investitori via dal metallo giallo fra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. Le previsioni della Federal Reserve parlano di un tasso di interesse reale del 2,5% entro la fine del 2017. Un sondaggio condotto dal Wall Street Journal parla di un valore dell’1,7%. Entrambi i livelli, storicamente, hanno dimostrato di essere dei freni per la domanda di oro.
-Noi continuiamo a prevedere un prezzo dell’oro a 1.300 dollari all’oncia entro il 2020. Ci attendiamo che la domanda da parte dei gioiellieri cinesi e indiani riuscirà a rimpiazzare ampiamente quella in calo degli investitori.
-Fra i titoli minerari vediamo poche opportunità di investimento. Grazie alla crescita del 20% dei prezzi dell’oro da inizio anno l’indice GDX che raccoglie i titoli delle aziende estrattive è salito, nello stesso periodo, del 40%. Le azioni di Goldcorp ed Eldorado, tuttavia, sono ancora sottovalutate. L’entrata in funzione di nuovi siti di estrazione dovrebbe attirare l’attenzione degli investitori.
-I titoli della prima società sono a sconto a causa di alcune incertezze tra cui il cambio dell’amministratore delegato. Il nostro rating è di quattro stelle. Il fair value è di 23 dollari contro i circa 14 a cui viene trattato in questi giorni.
-Le quotazioni di Eldorado, fino ad ora hanno sofferto a causa di alcuni problemi sofferti in Grecia dove il governo ha bloccato i permessi di nuovi sfruttamenti dei giacimenti. Il gruppo, intanto, ha annunciato di voler dismettere tutte le attività nel paese. Si tratta di una prova di forza dalla quale la società aurifera dovrebbe uscire vincitrice. Il rating è di quattro stelle. Il prezzo obiettivo è di 4,70 dollari rispetto ai 3 di questi giorni.
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