PREMIUM - Il dilemma del diesel

Molti lo danno per spacciato. Ma secondo gli analisti durerà ancora a lungo e potrebbe fare la fortuna delle aziende che si occupano di ridurre le emissioni dei motori. 

Richard Hilgert 10/02/2016 | 10:45
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I motori diesel sono sotto accusa dopo la scoperta che Volkswagen ha barato sui test di emissione negli Stati Uniti. Alcuni esperti hanno anche parlato di una fine prematura per questo tipo di propulsori. I produttori auto, tuttavia, hanno investito molto nel segmento, soprattutto in Europa. Questo anche a causa delle legislazione Ue tesa a ridurre le emissioni di CO2 e alle agevolazioni fiscali che hanno spinto gli acquirenti verso questo tipo di motorizzazione.

Se le case auto fossero costrette a tagliare i motori diesel dalla loro produzione per adempiere alle norme legislative in materia di inquinamento, allora ci dovrebbero essere nuovi tipi di motori. Ma al momento le alternative sono troppo costose e non ancora pronte per sostituire le auto a gasolio.

Punti chiave
-Crediamo che la dismissione dei motori diesel sia inevitabile ma non imminente. Sono ancora una parte importante delle strategie dei produttori auto, anche per quanto riguarda l’osservanza delle leggi in materia di controllo degli inquinanti. Nel frattempo ci sarà un aumento del numero di vendite di questo tipo di modelli che, tuttavia, nel medio e lungo periodo saranno gradualmente soppiantati da motorizzazioni ibride o completamente elettriche.

-La maggior parte dei consumatori Usa non ha mai mostrato un grande interesse verso i motori diesel. Tuttavia le cose sono cambiate subito prima dello scandalo Volkswagen. I motori diesel sono più popolari in Europa (53% delle vendite contro il 5% in America) grazie all’economicità, alla durata e al regime fiscale favorevole rispetto ai propulsori a benzina.

-I produttori auto non guadagneranno o perderanno quote di mercato in base esclusivamente agli sviluppi del diesel. Certo, in futuro o ci sarà uno sviluppo dei motori ibridi, ma al momento non ci sono alternative valide per venire incontro alle richieste di economicità e rispetto delle legislazioni sull’inquinamento sia in Usa che in Ue.

-Dal punto di vista operativo conviene puntare su quelle società che sono in grado di fornire alle aziende auto la tecnologia per ridurre al massimo le emissioni.

Idee di investimento
Ci sono diverse aziende che possono approfittare della richiesta da parte dei costruttori auto di tecnologia che renda i motori più efficienti e meno inquinanti: BorgWarner, Tenneco, Delphi e Faurecia. I primi due, tuttavia dovrebbero finire nel radar degli investitori grazie alle loro valutazioni interessanti rispetto ai nostri fair value.

-BorgWarner
Sul titolo abbiamo una stima di fair value di 52 dollari. L’azienda è in grado di creare un certo vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti grazie alla velocità e alla capacità di innovazione e ai costi che incontrerebbero i loro clienti se dovessero cambiare fornitore. Il titolo ha un rating di 5 stelle e uno sconto del 45% circa rispetto alle nostre stime di prezzo obiettivo.

-Tenneco
Lo scandalo Volkswagen nel breve periodo potrebbe avere un effetto negativo sul business dell’azienda che produce sistemi per controllare le emissioni, ma nel lungo periodo potrebbe dare dei vantaggi. Le leggi sempre più stringenti in materia di rispetto dell’ambiente costringeranno molti costruttori auto a dotarsi di nuovi apparecchi anti inquinamento e Tenneco a produrre sistemi sempre più sofisticati ed efficienti. Il titolo secondo noi ha un fair value di 55 dollari, con uno sconto del 33% rispetto alle quotazioni attuali. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Richard Hilgert  Richard Hilgert is a securities analyst on the Industrials Team.

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