Eurolandia strappa una seduta con il segno più

Borse europee positive. I dati macro americani sostengono gli acquisti. Milano guadagna lo 0,75% grazie alla buona intonazione dei bancari. Male Saipem. Wall Street in rialzo. 

Francesco Lavecchia 02/09/2015 | 17:46
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Le Borse ringraziano i dati Usa e chiudono in territorio positivo. La seduta sui listini di Eurolandia si è risollevata solo dopo gli aggiornamenti sullo stato dell’economia americana, relativi alla produttività e all’occupazione nel settore privato. Il calendario non prevedeva per oggi appuntamenti di rilievo per il mercato europeo (eccezion fatta per l’indice dei prezzi alla produzione industriale nella zona euro che a luglio ha registrato -0,1%), e questo ha impedito alle contrattazioni di prendere sin dall’inizio una direzione precisa.

Saipem mangia nera
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso a +0,75%. Buona l’intonazione dei bancari, spinti dalle speculazioni circa un maggior consolidamento del settore a livello europeo. In forte rialzo anche Buzzi Unicem, sostenuto dalle stime degli analisti di Exane Bnp Paribas che prevedono una forte ripresa del settore del cemento. Campari ha festeggiato l’elevata crescita del consumo di liquori negli Usa salendo in Borsa a +1,20%. Male Saipem che ha ceduto oltre il 3%. La controllata di Eni, come del resto tutte le società del comparto energy, ha risentito della debolezza del prezzo del petrolio. Ieri il barile ha perso il 7%, mentre oggi le quotazioni dell’oro nero cedono oltre il 2% a causa della crescita delle scorte di greggio negli Usa.

Wall Street positiva 
Avvio in rialzo per Wall Street in scia ai positivi dati macro. Il settore privato ha assorbito nel mese di agosto 200 mila posti di lavoro, gli ordinativi di beni durevoli sono cresciuti a luglio del 2%, rispetto allo stesso periodo dello scorso, e la produttività dei lavoratori statunitensi è salita del 3,3% nel secondo trimestre.

In serata, invece, la Federal Reserve pubblicherà il Beige Book, la relazione della Banca centrale americana sulla stato dell’economia, dalla quale gli operatori sperano di ricavare maggiori indicazioni circa le tempistiche del prossimo aumento dei tassi di interesse. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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