Nasdaq a 5 stelle

Gli Etf sull’indice hi-tech americano sono tra i migliori fondi per rapporto rischio/rendimento, corretto per i costi, nella categoria degli Azionari Usa a larga capitalizzazione orientati alla crescita. A Piazza Affari ce ne sono quattro.

Sara Silano 24/08/2015 | 10:05
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Gli Etf (Exchange traded fund) specializzati sul Nasdaq fanno il pieno di stelle. Tutti quelli quotati in Borsa italiana hanno il massimo del rating Morningstar (dati al 31 luglio 2015). Si collocano, quindi, nel miglior 10% della categoria Azionari Usa large cap growth per profilo di rischio/rendimento, tenuto conto dei costi.

Cinque anni di rally
Negli ultimi cinque anni, l’indice tecnologico è salito, realizzando un rendimento annualizzato superiore del 5,6% all’S&P500 (a fine giugno 2015), grazie ai bassi tassi di interesse e ai forti acquisti sui titoli del settore. Tuttavia, da gennaio, i mercati americani hanno perso slancio, in parte per ragioni interne (ad esempio le sfavorevoli condizioni meteorologiche nel primo trimestre e la diminuzione degli investimenti nel settore energetico) ed in parte esterne (come la crisi greca). Questi avvenimenti non hanno, però, ridotto il potenziale di crescita economica nel lungo termine. Inoltre, le aziende hanno liquidità per modernizzare gli impianti e le attrezzature.

Il settore hi-tech americano gioca un ruolo da protagonista a livello mondiale. Rappresenta, infatti, circa l’85% della capitalizzazione IT globale (fonte Msci). La crescita è trainata dalla domanda di pc di nuova generazione, cloud computing e sistemi di intelligenza artificiale, oltre che di beni di consumo elettronici, software e soluzioni di rete.

Il Nasdaq 100 espone a questo settore, che pesa per il 55-60% sulla sua capitalizzazione complessiva (l’indice comprende anche aziende biotecnologiche, di telecomunicazioni e di beni di consumo discrezionali). Apple rappresenta il 12-15% del valore complessivo, seguito da Microsoft (8-10%) e Google (3-5%). In termini di performance, ha battuto il più ampio S&P500 a tre, cinque e dieci anni, ma a prezzo di una maggiore volatilità.

Etf ai raggi X
Tra gli Etf che seguono il Nasdaq 100 e sono quotati in Borsa italiana, due sono a replica fisica e  coperti dalla ricerca Morningstar. Si tratta di Powershares EQQQ Nasdaq-100 e iShares Nasdaq 100. Entrambi acquistano gli stessi titoli, con lo stesso peso che hanno nel benchmark. Per limitare il tracking error e gestire la liquidità e i dividendi, possono utilizzare future, mentre il prestito titoli serve per migliorare la performance. La principale differenza tra i due consiste nel fatto che Invesco Powershares distribuisce le cedole su base trimestrale, mentre iShares non lo fa.

Per quanto riguarda il Ter (indice sintetico di spesa), entrambi sono tra i più cari Etf specializzati sull’indice tecnologico americano. Il più economico, invece, è Amundi Nasdaq-100, che adotta il metodo swap based (basato su derivati) per replicare la performance dell’indice e non è ancora coperto dalla ricerca Morningstar. Sul mercato italiano è anche disponibile Lyxor Etf Nasdaq-100, anch’esso sintetico (clicca qui per leggere l’analisi Morningstar).

Questi Etf possono essere utilizzati dagli investitori che vogliono esporsi al mercato americano, escludendo i titoli finanziari, nell’ambito di un portafoglio ben diversificato. Hanno anche una funzione tattica per chi pensa che il settore tecnologico sia sottovalutato. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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