Le Borse aspettano la Grecia

Europa positiva, ma la giornata è stata nervosa in attesa delle decisioni di Atene sulle riforme chieste dai creditori internazionali. Milano segna +1,28%. Torna d’attualità il risiko delle popolari. Wall Street vede avvicinarsi un rialzo dei tassi Usa. 

Marco Caprotti 15/07/2015 | 17:41
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Seduta nervosa ma chiusura positiva per le Borse europee. Il voto del Parlamento greco sulle riforme prioritarie di Iva e pensioni, ma anche l'attesa per alcuni dati Usa e per l'intervento del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, hanno consigliato prudenza sui listini azionari. Acquisti ci sono stati sui minerari e sui servizi di pubblica utilità, mentre hanno sofferto le auto e il comparto alimentare.

A Milano, dove l’indice Ftse ha segnato +1,28%, Bper è stata fra le migliori dei bancari all’indomani della nomina di Goldman Sachs come advisor per valutare eventuali operazioni straordinarie. Il tema del risiko bancario è tornato di stretta attualità negli ambienti finanziari e ne hanno beneficiato i titoli degli istituti potenzialmente coinvolti come Bpm  e Ubi. Acquisti su St con l'operazione di Tsinghua su Micron che ha riacceso l'attenzione su nuove fusioni nel settore dei microprocessori. Fca in salita: secondo Credit Suisse è, insieme a Renault, la casa automobilistica meglio posizionata geograficamente per sfruttare le condizioni di mercato dei prossimi mesi. In progresso Atlantia. Secondo Il Sole 24 Ore l’aeroporto di Fiumicino, gestito dalla controllata Adr, potrebbe tornare alla piena operatività già da sabato, dopo lo stop parziale dovuto ai controlli seguiti all'incendio di inizio maggio. Guadagna l'1% Intesa Sanpaolo grazie alle valutazioni di Morgan Stanley sulle prospettive delle attività di asset management della banca.

New York positiva
Wall Street viaggia in territorio positivo dopo una partenza contrastata. La numero uno della Fed ha ribadito che un rialzo dei tassi di interesse quest'anno è “probabile”, deludendo coloro che si aspettavano un approccio più paziente. Yellen ha spiegato che la tempistica di una stretta verrà determinata di volta in volta negli incontri della Banca centrale americana, a seconda dei progressi attesi o realizzati verso gli obiettivi di piena occupazione e inflazione al 2%.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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