La cedola di Luxottica (LUX) delude il mercato, ma il titolo continua a essere scambiato su valori molto più alti rispetto al nostro fair value che è pari a 34 euro.
Le azioni LUX hanno ceduto nella seduta di ieri oltre il 2% per effetto di un dividendo inferiore alle attese. In valore assoluto, il suo prezzo è più che raddoppiato (da 0,65 euro a 1,44 euro), ma gli operatori si aspettavano una componente straordinaria più generosa, anche in virtù di un utile netto salito del 18% rispetto allo scorso esercizio. Nonostante questo, il titolo ha visto crescere la sua capitalizzazione di mercato del 40% negli ultimi 12 mesi e viaggia su prezzi del 60% circa più alti rispetto alla nostra valutazione.
I dati della trimestrale
Il quarto trimestre si è chiuso per il gruppo italiano dell’occhialeria con un fatturato in crescita del 13%. Il segmento retail è salito del 18,5% grazie alle buone performance registrate dalla catena Sunglass Hut negli Usa e dal segmento occhiali da vista in Cina, mentre quello wholesale (canale di vendita indiretta tramite negozi di soggetti terzi) ha fatto segnare un +9,3%.
La crescita delle vendite, insieme al favorevole andamento del tasso di cambio nell’ultima parte dell’anno (che ha deprezzato i costi di produzione, in larga parte denominati in euro), ha prodotto un significativo miglioramento dei margini di profitto nell’esercizio 2014. Il gross margin si è portato a quota 66% (sul fatturato complessivo) e il margine Ebit ha registrato un incremento di circa 100 punti base raggiungendo 15,1%. Va aggiunto che tali percentuali sono leggermente viziate dal fatto che i dati tengono conto di una settimana operative in più rispetto al normale e che il fatturato ha beneficiato di un forte aumento delle vendite fuori dall’aera euro.
Le previsioni degli analisti
La società prevede di tagliare il traguardo dei 15 miliardi di euro alla fine dei prossimi dieci anni. I nostri analisti sono convinti che questo sia un obiettivo raggiungibile e stimano un tasso medio di crescita dell’8% da qui al 2024. Più conservative, invece, sono le ipotesi legate al miglioramento dei margini di profitto. La crescita del fatturato, che a detta del management avverrà anche per mezzo di nuove acquisizioni, si tradurrà in un’espansione dei margini di profitto di minore entità (circa 400 punti base nel periodo considerato).
“Ci riserviamo la possibilità di correggere al rialzo la nostra valutazione del fair value di circa il 10%, se i prossimi dati di bilancio dovessero superare le nostre attese confermano l’outlook della società”, dice Paul Swinand analista azionario di Morningstar. “Ma agli attuali prezzi di mercato, comunque, il titolo resterebbe comunque poco conveniente”.
Luxottica è il leader assoluto nel settore dell’occhialeria. Grazie agli elevati volumi di vendita e alla sua forte integrazione verticale riesce a garantirsi una profittabilità superiore alla media dei suoi competitor. Ha, inoltre, marchi di proprietà come Ray-Ban e Oakley e licenze per i più importanti brand di alta gamma come Prada, Tiffany e Burberry, che le permettono di vendere i propri prodotti con un mark-up elevato e può vantare una rete di vendita su scala globale che rappresenta una forte barriera all’ingresso di nuovi concorrenti sul mercato.
Mercato troppo ottimista
Questi fattori assicurano al gruppo italiano una posizione di vantaggio all’interno del settore, ai quali si aggiungono trend di lungo periodo come la scarsa penetrazione del mercato premium degli occhiali da sole negli Usa e la crescita dei consumi nei paesi emergenti come India, Cina e Brasile che promettono di sostenere la crescita futura.
A nostro avviso, però, il mercato sconta nelle sue valutazioni un eccessivo ottimismo legato alle potenzialità del business della tecnologia indossabile. Anche se Google ha recentemente detto che rallenterà lo sviluppo dei Google Glass, Intel ha annunciato una nuova partnership con Luxottica. Siamo d'accordo che le aziende del tech vogliano collaborare con il leader di mercato dell’occhialeria, tuttavia crediamo che sia troppo presto per dire quale sia il reale impatto sui fondamentali di LUX.
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