Grazie a un miglioramento dei guadagni e all’accesso a capitale a basso costo, molte società, incluse quelle nel segmento dei beni di consumo ciclici, hanno aumentato il ricorso al debito per finanziare acquisizioni, dividendi più alti e riacquisti di azioni proprie (buyback). In molti casi queste operazioni sono state portate avanti su impulso di qualche investitore particolarmente attivo.
Se la situazione macroeconomica dovesse peggiorare, molte aziende si troverebbero con un bilancio particolarmente pesante alla voce debiti che potrebbe portare a un peggioramento del merito di credito. Tuttavia, bisogna sottolineare che molti amministratori sono particolarmente attenti a tenere i conti in equilibrio. Questo comportamento è particolarmente evidente nel settore dei beni di consumo ciclici, dove gli amministratori sono diventati più prudenti dopo le perdite che hanno realizzato nel periodo 2008-2010 (crisi scatenata dai subprime).
Punti chiave
-Disney, Ralph Lauren, Time Warner e Macy’s hanno tutte aumentato i programmi di buyback, in molti casi ricorrendo al debito. Tuttavia, il management di ogni singola azienda è stato chiaro nel dire che non intende mettere a rischio il giudizio sul credito per rendere soldi agli azionisti.
-Wal Mart e Target, a causa degli utili in calo registrati negli ultimi trimestri hanno deciso di cancellare i buyback.
-Fra tutte queste aziende ci piacciono in particolar modo Wal Mart, Target e Time Warner che secondo i nostri calcoli sono sottovalutate. I prezzi a cui trattano Disney e Ralph Lauren, invece, sono corretti. Prendere posizione su questi titoli, tuttavia, non dovrebbe creare grandi problemi alla luce dell’impegno preso dai manager nel tenere in equilibrio i bilanci.
Wal Mart (WMT, Rating: 3 stelle)
Nonostante bilanci un po’ più deboli negli ultimi trimestri (a causa soprattutto dei costi più alti per le assicurazioni sanitarie che hanno pesato sui margini), la situazione debitoria del gruppo è rimasta stabile. Il management, tuttavia, ha dichiarato più volte che i risultati economici sarebbero stati il faro per guidare le operazioni di buyback. Una scelta controcorrente rispetto ad altri gruppi della grande distribuzione che continuano con questa forma di remunerazione degli azionisti nonostante conti in progressivo peggioramento. Le attuali quotazioni di mercato non riflettono pienamente né la capacità del gruppo di tagliare i costi, né la forza del marchio.
Disney (DIS, Rating: 3 stelle)
Disney ha mantenuto stabile il livello di indebitamento negli ultimi anni e non vediamo motivi perché la strategia debba cambiare in futuro. A settembre il gruppo ha annunciato di voler aumentare il programma di buyback, portandolo a 8 miliardi di dollari l’anno. Grazie alla crescita degli utili Disney è in grado di finanziare i programmi di riacquisto di azioni proprie tenendo stabile il livello di indebitamento. Alla luce della situazione dei bilanci, crediamo sia il caso di approfittare dei momenti di debolezza per posizionarsi sulla società sia attraverso le azioni che i bond.
Ralph Lauren (RL, Rating: tre stelle)
Il gruppo può contare su un basso livello di indebitamento e buoni flussi di cassa. Il management ha più volte affermato che il suo impegno è quello di controllare i debiti e rendere valore agli azionisti. Da inizio hanno ha fatto buyback per un totale di 250 milioni di dollari e ha ottenuto dai soci l’autorizzazione per spendere nello stesso modo altri 330 milioni. Considerando che le previsioni parlano di un free cash flow di 700 milioni per il 2014, il gruppo non dovrebbe aver bisogno di chiedere l’apertura di linee di credito ad hoc.
Target (TGT, Rating: tre stelle)
I risultati negli ultimi tempi stanno un po’ deludendo. Tuttavia, il gruppo ha annunciato che, proprio alla luce dei bilanci, non farà riacquisti di azioni proprie. Il Cda ha aumentato il dividendo del 21% dopo il miglioramento del 19% fatto l’anno scorso. Il titolo tratta leggermente a premio rispetto ad altre aziende della grande distribuzione. Per questo – e alla luce della situazione dei debiti – consigliamo di avvicinare il titolo solo nei momenti di forte debolezza.
Time Warner (TWX, Rating: tre stelle)
Il gruppo ha aumentato di 2,75 volte il livello di indebitamento quest’anno per poter rendere un po’ di valore ai suoi azionisti. Tuttavia, grazie soprattutto all’elevato vantaggio competitivo, non dovrebbe avere grandi problemi, visto che i debiti sono ancora molto al di sotto del livello di sicurezza indicato dal management.
Macy’s (M, Rating: tre stelle)
Il gruppo da inizio anno ha utilizzato i flussi di cassa e il denaro a riserva per ricomprarsi 922 milioni di dollari di azioni proprie e pagare 204 milioni in dividendi. In questo modo è riuscito a tenere stabile il livello di indebitamento. Proprio per questo ci aspettiamo che il management possa ricorrere con tranquillità all’apertura di linee di credito che non comprometterebbero, comunque, l’equilibrio del bilancio. Il gruppo ha confermato l’obiettivo di utili per azione di quest’anno. Grazie al buyback il target dovrebbe essere raggiunto, anche se fosse registrato un calo dei profitti.
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