Volatilità e strategie alternative

Ci sono fondi che sfruttano le oscillazioni dei titoli per trarne profitto e altri che usano l’approccio long-short per abbassare i rischi rispetto ai concorrenti tradizionali.  Ecco come funzionano.

Sara Silano 19/02/2015 | 09:29
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La gestione del rischio è una componente fondamentale nella strategia di investimento di tutti i fondi, tanto è vero che alla base del calcolo del rating c’è un indicatore che si chiama Morningstar risk-adjusted return (MRAR). Per gli strumenti alternativi, il concetto è ancora più forte per due ragioni: sono usati per coprirsi dalla volatilità dei mercati, quindi come strumenti di diversificazione del portafoglio; mirano ad avere rendimenti assoluti, ossia svincolati dal benchmark. Esistono poi comparti che considerano le oscillazioni dei titoli come una classe di investimento e cercano di trarne un profitto.

Morningstar non attribuisce le stelle alle categorie alternative, ma alcuni comparti cominciano a essere coperti dalle ricerche qualitative e dall’Analyst rating. Negli Stati Uniti, gli analisti li considerano nella selezione per il “Gestore dell’anno” riconoscendo, però, che sono necessarie alcune considerazioni aggiuntive rispetto ad altre tipologie. Ad esempio, bisogna tenere conto del fatto che hanno una storia breve e sono in numero limitato. “Un semplice screening basato sul rendimento da inizio anno e il posizionamento nella categoria non dice tutto”, spiega Josh Charlson, CFA, direttore della ricerca su queste strategia per Morningstar nel Nord America. “Altri filtri, come l’indice di Sharpe, il Beta o le correlazioni possono essere utili”.

In ogni caso, gli alternativi rappresentano una nuova opportunità per gli investitori e quindi meritano attenzione. Vediamo alcuni esempi di fondi coperti dagli analisti europei, con particolare attenzione alle strategie sul rischio.

Absolute Insight Emerging market debt fund
Al rating Bronze del fondo, contribuisce la lunga (più di 15 anni) e di successo esperienza del gestore, Colm McDonagh, nell’assumere sia posizioni lunghe sia corte sul mercato del debito emergente. La sua competenza non è solo sull’asset class, ma anche sulle strategie di risk management, che sono fondamentali dato l’obiettivo di ritorno assoluto e l’approccio flessibile. Le idee di investimento sono sottoposte a uno stress-test per verificare il potenziale massimo di perdita (drawdown). Un sistema di stop loss impedisce che la volatilità vada fuori controllo.

BlackRock Strategic Fund European absolute return 
Il fondo è classificato da Morningstar come Long/short Azionario Europa, categoria che comprende i prodotti con esposizione corta e lunga alle Borse del Vecchio continente. Il gestore mira ad ottenere un rendimento superiore al tasso Euribor a tre mesi con un livello di rischio di mercato inferiore a quello dei fondi long-only. Il processo di selezione dei titoli, che mira a individuare sia le posizioni corte sia le lunghe, è abbinato a un controllo del rischio complessivo macro economico e di mercato, basato su un sistema di gestione proprietario che è finalizzato ad evitare che il fund manager assuma dei pericoli non desiderati. L’Analyst rating è pari a Bronze.

Investec GSF Enhanced Natural Resources
Adatto a rivestire un ruolo di nicchia in un ampio portafoglio, il fondo è considerato dagli analisti di Morningstar, che gli danno il rating Bronze, una buona alternativa per avere un’esposizione al mercato delle risorse naturali, mantenendo bassa la volatilità. E’ apprezzato, in particolare, il fatto che il team di gestione abbia la piena responsabilità delle posizioni assunte, in modo da assicurare che i rischi siano presi nella giusta misura e diversificati. L’obiettivo è ottenere risultati attraenti con una volatilità inferiore ai concorrenti long-only. Nonostante il fondo sia stato lanciato solo nel 2010, la strategia esiste da maggio 2008 ed è stata in grado di sovra-performare in diverse fasi di ribasso dei mercati.

Fondi che investono sulla volatilità
Esiste una categoria di fondi alternativi che è specializzata sulla volatilità. Nonostante non sia ancora coperta dalla ricerca Morningstar, è possibile individuarne alcuni elementi caratteristici. Si tratta di prodotti che utilizzano i derivati come parte integrante della strategia e possono ricorrere ad arbitraggi per trarre vantaggio dai movimenti ascendenti e discendenti del valore nel tempo. Generalmente, prendono posizione sulla volatilità di un attivo tramite strumenti finanziari come obbligazioni convertibili o opzioni, che presentano un rischio di volatilità, coprendo gli altri pericoli insiti in tali strumenti. In questo modo sfruttano lo scarto tra le oscillazioni di un sottostante e quelle di un altro o di due scadenze o di due prezzi di esercizio di uno stesso titolo.

La strategia può anche essere riferita a indici e basarsi sul rapporto tra volatilità implicita (aspettative future su questa variabile) e quella effettiva passata. Alcuni fondi utilizzano future sull’indice Vix, che misura la volatilità del mercato, a fine di copertura dagli alti e bassi delle Borse.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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