Seduta debole e all'insegna della volatilità quella di oggi lui listini asiatici. A Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso a +0,69% sulla scia delle dichiarazioni della Bank of Japan di voler mantenere inalterati gli stimoli monetari all'economia del paese. Il Presidente della Banca centrale giapponese ha sottolineato come i dati macro siano ancora poco convincenti e che le iniezione di liquidità (tra i 60mila e i 70mila miliardi di yen) nel sistema siano ancora necessarie.
A Shanghai l’indice Composite ha guadagnato lo 0,1%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha terminato poco sopra la parità. A frenare le Borse cinesi è stata la cattiva intonazione del comparto finanziario, che risente del negativo andamento dei prestiti bancari. Questo, dicono gli analisti, è un altro tassello che si aggiunge al calo dell’export e della produzione industriale, e che rendono l’obiettivo di crescita del paese al 7,5% di difficile raggiungimento.
Piazza Affari, occhio ai bilanci
Avvio in rialzo per i listini di Eurolandia. Nonostante la situazione in Crimea non si sia ancora stabilizzata, gli operatori provano a concentrarsi sui pochi dati macro della giornata, tra cui quello relativo alla produzione manifatturiera in Regno Unito e della bilancia commerciale tedesca. In Spagna, invece, il Tesoro iberico proverà a collocare titoli di Stato a sei e 12 mesi. A Piazza Affari il Ftse Mib segna +0,39% grazie ai rialzi del settore finanziario. Attesa per i bilanci di Enel, Tod’s, Unicredit e Ubi Banca.
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