Fondi, fine d’anno con il botto

I comparti a lungo termine europei hanno raccolto 22,34 miliardi di euro, in gran parte grazie agli azionari. Penalizzati i big del reddito fisso.

Sara Silano 05/12/2013 | 00:46
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Punti chiave

- Ottobre è stato un mese positivo per i fondi a lungo termine.

- Gli azionari Europa hanno registrato il miglior risultato di raccolta dal 2007.

- Gli obbligazionari sono stati ancora colpiti dai deflussi.

I fondi comuni di investimento azionari si avviano a chiudere l’anno come lo hanno cominciato, con il botto. Secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, a ottobre, i flussi netti a livello europeo sono stati pari a 15,29 miliardi di euro, il miglior risultato da gennaio 2013. Hanno raccolto anche i comparti bilanciati (+7,79 miliardi) e gli alternativi (+1,67 miliardi). I riscatti hanno invece colpito i fondi obbligazionari (-988 milioni) e quelli sulle materie prime (-419 milioni). Nel complesso, i prodotti a lungo termine hanno avuto una raccolta netta pari a 22,34 miliardi.

Bene l’Europa
Ottobre ha confermato la preferenza degli investitori per gli azionari Europa large cap blend, che hanno registrato il miglior risultato da quando Morningstar ha cominciato a pubblicare il report nel 2007 (+2,39 miliardi). Tra le categorie con raccolta più elevata figurano altri prodotti specializzati sul Vecchio continente e sull’Eurozona a testimonianza dell’interesse per questa area geografica. Sono tornati “in nero” i fondi azionari emergenti, per la prima volta dallo scorso maggio (+1,52 miliardi).

Nonostante nel complesso gli obbligazionari abbiano subito deflussi, la categoria eterogenea “Altri”  e i prodotti specializzati in high yield hanno ancora riscosso successo tra gli investitori. I più penalizzati, invece, sono stati i fondi sui governativi e i corporate bond.

Colpiti i big
I riscatti dai fondi obbligazionari hanno colpito in particolare i prodotti di maggior dimensione in termini patrimoniali. In particolare, il Templeton Global Bond (rating Silver) ha messo a segno il quinto mese negativo. Nei primi dieci mesi dell’anno, il fondo ha perso il 2,37% in euro, ma ha comunque fatto meglio dei concorrenti di 188 punti base. Ottobre è stato il nono mese consecutivo di riscatti per la medaglia d’oro Pimco Gis Total Return. Da gennaio ha perso il 29% del patrimonio in gestione a causa dei deflussi, molto più del “cugino” americano (-11%). Non è andata meglio a Carmignac Patrimoine, che ha archiviato il peggior periodo dal giugno 2011.

Un discorso a parte vale per i due più grandi fondi azionari di Invesco, il Perpetual income e l’High income (non disponibili in Italia). L’annuncio del gestore, Neil Woodford, di dimettersi a fine aprile 2014, dopo 25 anni di gestione nella società, ha determinato fuoriuscite. Entrambi i comparti avevano un rating Gold da parte degli analisti di Morningstar, che ora è stato messo sotto revisione. Tra i pochi big che hanno chiuso il mese con flussi positivi, figurano M&G Optimal income (rating Silver), grazie anche alle performance superiori ai concorrenti costantemente dal 2008 e Bgf Global allocation fund (Gold).

Chi vince con le azioni
Il ritorno degli investitori sulle Borse europee ha premiato alcune società di gestione, tra cui BlackRock, che ha avuto flussi netti per 3,23 miliardi (i dati non includono gli Etf di iShares). Le stesse ragioni spiegano la raccolta di Jp Morgan asset management, mentre Dws è stato premiato per il suo fondo obbligazionario a breve termine. Tra i principali gruppi, a ottobre sono stati colpiti dai riscatti Pimco, Ubs e Bnp Paribas.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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