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A Wall Street, il Nasdaq si porta sopra quota 4mila punti. L’accordo per controllare il programma nucleare iraniano raffredda i prezzi del petrolio. In Europa ne approfittano le compagnie aeree. Milano segna -0,2%. Pesano le banche. 

Marco Caprotti 25/11/2013 | 17:50
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Wall Street sta viaggiando con il segno più. Il Nasdaq si è portato sopra i 4mila punti per la prima volta dal 2000. Merito dell’accordo temporaneo, siglato nel fine settimana a Ginevra, per mettere un freno alle ambizioni nucleari dell'Iran. Intanto i trader continuano a studiare quanto riferito dalla stampa nel weekend: c'è chi sostiene che il Dow Jones raggiungerà quota 17mila entro la fine dell'anno. Più di un articolo parlava dell’indice delle 30 blue chip a quota 20mila entro 12 mesi.

Dal fronte immobiliare, intanto, è arrivata la notizia che i compromessi sulle vendite di abitazioni sono diminuiti dello 0,6% mensile e dell’1,6% annuo in ottobre. Il dato, reso noto dall’Associazione nazionale degli agenti immobiliari, registra la quinta flessione consecutiva e si attesta al livello minimo da 10 mesi.

Europa positiva, Milano giù
L’ottimismo dei trader americani ha dato slancio a quasi tutte le Borse del Vecchio continente. Le notizie dell’accordo con l’Iran, inoltre, hanno fatto abbassare il prezzo del petrolio dando una spinta ai titoli delle società aeree.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,2%, ad appesantire i listini sono stati i titoli bancari, nel giorno in cui a Francoforte i top manager degli istituti hanno incontrato i vertici dell’Eurotower per conoscere i criteri con cui saranno condotti gli stress test.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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