Seduta negativa sui mercati asiatici. Le minute della Federal Reserve pubblicate ieri hanno aumentato i timori che, nel caso i progressi dell’economia mantengano le aspettative, il tapering alla politica monetaria espansiva della Banca centrale americana possa concretizzarsi già nei prossimi mesi. Sulle Borse cinesi pesa, inoltre, il dato preliminare sulla produzione industriale del paese, in calo rispetto a settembre. Shanghai ha chiuso piatta a -0,04%, mentre Hong Kong ha ceduto lo 0,51%. La Bank of Japan ha promesso di mantenere inalterata la sua politica espansiva e a Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso a +1,92%. Il deprezzamento dello yen ha difatti contribuito a spingere i titoli delle società maggiormente orientate all'export.
La parola a Draghi
Avvio negativo per i listini di Eurolandia, che pagano la possibilità di un tapering. Le attese della giornata saranno per il dato relativo al Pmi composto (per l’industria manifatturiera e dei servizi) nei paesi dell’area euro, ma soprattutto per le dichiarazioni del Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Le indiscrezioni parlano di un possibile taglio ai tassi di riferimento per stimolare ulteriormente l’economia della regione. A Milano il Ftse Mib segna -0,6%. Deboli in avvio i titoli Mediaset e Luxottica, mentre salgono Pirelli e Finmeccanica. Occhi puntati sul settore bancario, che potrebbe beneficiare della rivalutazione delle quote di Bankitalia da parte del Governo (Intesa Sanpaolo e Unicredit sono i maggiori azionisti).
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