Lo spostamento dell’attenzione del mercato verso il computer mobile continua a essere la forza principale che spinge il segmento della tecnologia e quello della telefonia, grazie anche alla crescente importanza del cloud computing. Secondo le nostre analisi, le vendite di Pc a livello globale caleranno dell’8% quest’anno arrivando a 321 milioni di unità a causa di una debolezza che dura da anni nei mercati sviluppati, a cui ultimamente si sta accompagnando una minore richiesta dalle aree emergenti.
Le vendite di smartphone e tablet stanno comunque più che compensando il calo di domanda di Pc, anche grazie al rapido sviluppo della tecnologia cloud. In base alle nostre previsioni, nel 2017 saranno venduti più di 2,6 miliardi di apparecchi di questo tipo, raddoppiando il numero di quelli in circolazione nel 2012. Nel frattempo le aziende del settore hi-tech e di quello Tlc si stanno muovendo per sfruttare questo trend. L’acquisizione da parte di Verizon della quota di Vodafone in Verizon Wireless, quella di Microsoft del ramo d’azienda di Nokia che si occupa di telefonini e i grandi investimenti di Intel nei microchip che servono per gli apparecchi cellulari indicano che la cosiddetta mobility sta giocando un ruolo sempre più importante nelle decisioni di investimento delle aziende.
Alcune delle opportunità d’acquisto migliori sono fra quelle aziende che hanno una grande presenza nel mobile computing come Qualcomm, Apple, Broadcom e American Tower. Certo, le possibilità di guadagno e l’ampiezza dei mercati attraggono molti concorrenti e nessuna azienda può dirsi al sicuro. Tuttavia queste società hanno un buon vantaggio competitivo e crediamo che ognuno di questi produttori possa generare buoni flussi di cassa e alti profitti per molti anni. La combinazione di economic moat con valutazioni ragionevoli ed esposizione al segmento del mobile computing è interessante.
Hardware
L’industria degli smartphone dei tablet continua ad attirare l’interesse e i portafogli dei consumatori. Apple e Samsung guidano il gruppo delle aziende attive in questo settore guadagnando quote di mercato a scapito di concorrenti come BlackBerry e Nokia. L’integrazione fra hardware, software e servizi in un apparecchio facile da usare ha guidato la crescita degli utili del gruppo fondato da Steve Jobs negli ultimi anni. Per i prossimi anni prevediamo una crescita continua dei guadagni, anche se non saranno simili a quelli del passato a causa, soprattutto della concorrenza sul prezzo. Nei prossimi anni, tuttavia, dovrebbe esserci un aumento delle vendite di tablet, sia per quanto riguarda gli iPad che gli iPad Mini. Fino a quando il gruppo di Cupertino sarà in grado di cavalcare il suo successo (e non vendiamo segni che indichino il contrario, al momento), la società resterà leader nel settore degli smartphone e dei tablet anche nei prossimi anni.
Samsung, da parte sua, continua a sfruttare i punti deboli dell’offerta di Apple e le opportunità di mercato che si aprono ogni volta che la società della Mela attraversa le fasi di passaggio da un modello a quello più nuovo. Gli smartphone con lo schermo largo di Samsung hanno venduto più di 10 milioni di pezzi dopo un solo mese dall’arrivo sul mercato mentre i suoi tablet hanno riempito una nicchia particolare (rappresentata, anche in questo caso, da chi vuole uno screen più grande). Secondo noi negli ultimi cinque anni Apple è riuscita a sfruttare il fatto di essere stata la prima a muoversi in questi settori, ma Samsung ultimamente si è dimostrata una seria minaccia alla supremazia della società americana.
Nokia e BlackBerry, intanto, stanno cercando di ritagliarsi uno spazio in questo mercato, anche se i successi, sono limitati.
Per quanto riguarda le altre aziende impegnate nell’hardware, ci aspettiamo che grandi aziende come Ibm, Hewlett Packard, Cisco e Emc continuino a registrare risultati tiepidi fino alla fine del 2013. I responsabili dell’Information technology delle imprese in giro per il mondo difficilmente aumenteranno i budget per l’aggiornamento dei sistemi tecnologici mentre i governi sono ancora alle prese con i programmi di austerità. Nel frattempo i colossi dell’hardware si devono adattare. Cisco, ad esempio, si sta diversificando: ha acquisito la società distributrice di programmi di sicurezza Sourcefire e, contestualmente, ha licenziato 4mila impiegati.
Semiconduttori
Il quadro in cui opera il comparto dei semiconduttori è migliorato molto rispetto al rallentamento registrato nella seconda metà del 2012. La mobility resta il maggior elemento di spinta per il settore e i produttori di chip che hanno saputo lavorare in diversi segmenti come Texas Instruments e Microchip Technology sono quelli che hanno registrato delle buone crescite dei bilanci. Essere concentrati in un solo sotto-settore, insomma, è rischioso come ha dimostrato l’ultima conference call di Taiwan Semiconductor. Il management del gruppo ha detto che le scorte di chip stanno aumentando a causa delle vendite al di sotto delle attese di alcuni modelli di smartphone e dei Pc. Dal punto di vista delle Borsa questo significa che gli investitori dovranno fare attenzione agli affari che i grandi produttori di chip hanno con le aziende che producono i telefoni intelligenti. Quelli che fanno prodotti che vanno bene per tutti, come Qualcomm, probabilmente saranno gli stessi che registreranno i migliori flussi di cassa.
Software
Nel settore dei software, quella di Oracle è una storia poco apprezzata dal mercato e rappresenta una buona opportunità di acquisto per gli investitori pazienti. Mentre il mercato si orienta sempre di più verso le soluzioni di cloud computing, il gruppo americano si sta trasformando in un grande fornitore di servizi di questo tipo. Questo, unito a un buon vantaggio competitivo e a basse valutazioni, ne fanno una scelta interessante per gli investitori.
Un discorso a parte merita Microsoft. Il gruppo non ha avuto i risultati sperati dal lancio di Windows 8 e dalla commercializzazione del tablet Surface. L’acquisizione del segmento handset di Nokia dimostra però che il gruppo fondato da Bill Gates non ha nessuna intenzione di uscire dal comparto degli smartphone. Crediamo che la società sia in grado di aumentare le sue quote di mercato, anche se gli investitori probabilmente metteranno il titolo nel loro radar quando l’azienda lancerà i nuovi software.
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