Nel corso del terzo trimestre dell’anno, l’aumento dei tassi d’interesse ha smorzato l’entusiasmo per l’emissione di nuovi bond nel settore sanitario. All’interno dell’universo che copriamo, abbiamo visto solo 9,1 miliardi di dollari di nuove emissioni di debito, principalmente per riscattare obbligazioni esistenti e per finanziare acquisizioni già annunciate. Una significativa frenata rispetto ai 22,7 miliardi del secondo trimestre. Celgene (Rating A) si è distinta con un’emissione di 1,5 miliardi per “scopi aziendali”. Noi crediamo che questi soldi siano stati utilizzati principalmente per finanziarie il loro programma di riacquisto di azioni proprie. Ciò ci ha spinto portare a neutral il nostro giudizio su Calgene, anche se i suoi progetti aziendali ci spingono a pensare che il gruppo continuerà a sovraperformare i suoi concorrenti diretti, e questo ci suggerisce di tenerla tra le nostre scelte migliori.
Ora, con i tassi d’interesse in discesa rispetto ai loro massimi, dopo che la Fed ha annunciato di non voler avviare il cosiddetto taperig (graduale diminuzione del programma di acquisto titoli di Stato Usa), crediamo che le emissioni di nuovo debito societario nel settore healthcare possano aumentare nei prossimi mesi. Nello specifico, diverse fusioni e acquisizioni già messe in cantiere devono essere finanziate. Inoltre, i deboli fondamentali dell’industria, potrebbero spingere le società a cercare nuovo valore da dare agli azionisti, magari con il riacquisto di azioni proprie o la distribuzione di dividendi. Operazioni spesso finanziate con nuove emissioni di bond.
Il rischio dev’essere ripagato
Per quanto ci riguarda, i cospicui rendimenti dei bond in rapporto al rischio e l’interesse che le emissioni possono suscitare nel mercato sono i punti chiave su cui basiamo le nostre raccomandazioni di acquisto. Le nostre migliori scelte restano Zimmer, St. Jude Medical e Celgene, e manteniamo inoltre l’indicazione overweight (sovrappesare) su Amgen, Express Scripts, Gilead, Teva, Agilent, WellPoint e Endo. Nonostante non si qualifichino come overweight a causa del valore corrente dei loro bond, abbiamo buone previsioni per Zoetis, Aetna, Boston Scientific e Tenet. Nella nostra lista “da evitare”, invece, troviamo Cigna, Mylan e Walgreen, a causa delle compensazioni non adeguate.
Mylan, Perrigo e Thermo Fisher hanno bisogno di finanziamenti per acquisizioni che chiuderanno tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Da un punto di vista delle valutazioni, vediamo con maggior interesse le nuove emissioni di Perrigo.
Le nostre migliori scelte, Zimmer, St. Jude Medical e Celgene, offrono valutazioni molto interessanti per il livello di rischio che hanno. Zimmer continua a presentare un merito di credito decisamente superiore a quella suggerita dalle principali agenzie di rating. Il bilancio di St.Jude rimane forte e potrebbe vedere un aumento dei profitti in futuro, mentre Celgene promette di diversificare i rischi per non essere troppo dipendente dal suo prodotto di punta, il Revlimid.
Pensiamo ci siano ottime possibilità di una diminuzione degli spread di credito per le aziende che raccomandiamo come overweight, le quali offrono buoni rendimenti per il rischio. Gli investitori, ad esempio, dovrebbero tenere sotto controllo Zoetis, Aetna, Boston Scientific e Tenet. Anche se le loro valutazioni attuali non sono interessanti, crediamo ci siamo buone prospettive all’orizzonte e cambiamenti nelle valutazioni che potrebbero renderle interessanti in futuro.
Nel settore sanitario, le nostre raccomandazioni per i bond sono influenzate principalmente dal confronto con aziende simili, oltre che dai possibili andamenti del rating creditizio. Nel complesso, riteniamo che le obbligazioni del settore siano equamente valutate a fronte del rischio. Tuttavia, alcuni sotto-settori offrono maggiori opportunità (dispositivi medici) di altri (organismi sanitari).
ANALISI PER SEGMENTO
Settore farmaceutico
Anche se il settore farmaceutico appare ben valutato al momento, pensiamo ci siano alcune buone opportunità. Celgene (Rating A) rimane la nostra prima scelta nell’industria farmaceutica, in quanto offre il miglior rendimento a parità di rischio; inoltre, i suoi progetti aziendali potrebbero aumentare la profittabilità nei prossimi due anni. Una forte pianificazione nelle cure dell’epatite C potrebbe far crescere il vantaggio competitivo di Gilead (Rating A) e portare a un miglioramento nel rating. I minori livelli di indebitamento ci spingono a mantenere il rating di Zoetis (Rating BBB+), mentre Amgen (Rating A) e Teva (Rating A) sono per noi da sovrappesare in portafoglio, principalmente grazie alle loro buone valutazioni.
Dispositivi medici
Le aziende che producono dispositivi medici possiedono un vantaggio competitivo di lungo termine ma, a causa delle loro dimensioni relativamente piccole, spesso non ottengono dalle agenzie di rating o dal mercato lo stesso trattamento che hanno le grandi società. Questo può essere sfruttato dagli investitori in modo da ottenere un rendimento più elevato a parità di rischio. Continuiamo a pensare che Zimmer (Rating AA) e St. Jude Medical (Rating AA-) siano le scelte migliori in questo sotto settore, grazie alle loro migliori valutazioni in confronto ai concorrenti diretti. Confermiamo invece il giudizio underweight (sottopesare) per Boston Scientific.
Gestione ospedaliera
Grazie all’approvazione della legge Affordable Care Act (la riforma sanitaria voluta dall’amministrazione Obama per dare a tutti le cure mediche) pensiamo che gli investitori dovrebbero concentrarsi sui leader di questo settore: UnitedHealth (Rating A-) e WellPoint (Rating BBB+) hanno maggiori margini di manovra rispetto ai concorrenti più piccoli. Un elemento importante in un settore che ha appena cambiato normativa. In particolare, consigliamo di sovrappesare WellPoint.
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