Mid-day, prevalgono le prese di profitto

Gli investitori alleggeriscono i potrafogli dopo i massimi degli ultimi cinque anni toccati dagli indici europei. A Milano deboli le banche. New York vende in attesa dei dati sull'occupazione. 

Marco Caprotti 05/11/2013 | 13:55
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Le vendite sono il risultato di un insieme di fattori: dalle prese di profitto dopo che gli indici della regione hanno toccato i massimi degli ultimi cinque anni, ad alcune trimestrali (come quella di Bmw) al di sotto delle attese.

A Milano sono deboli le banche, all'indomani dell'incontro tra il numero uno di Bankitalia, Ignazio Visco, e gli Ad dei primi sei istituti italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Popolare, Ubi e Mediobanca). Stando alle indiscrezioni trapelate, le indicazioni del governatore andrebbero nella direzione del massimo rigore sulle politiche di accantonamento sui crediti deteriorati.

New York negativa
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Gli operatori aspettano con ansia i numeri relativi all’occupazione di ottobre e, nel frattempo, alleggeriscono i portafogli per essere pronti se i dati dovessero essere peggiori delle stime.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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