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Chiusura in ribasso per le Borse europee che pagano i negativi dati macro degli Usa. Piazza Affari termina in coda a -0,24% frenata dalla cattiva intonazione dei bancari. Spread stabile attorno ai 244 punti base. Partenza con il piede giusto per Wall Street. 

Francesco Lavecchia 28/10/2013 | 17:53
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Avvio in rialzo per i listini di Wall Street. I dati della giornata hanno rilevato nel mese di settembre una crescita della produzione industriale al di sotto delle previsioni degli analisti, e anche il numero dei contratti per l’acquisto di case esistenti ha tradito le aspettative. L’attenzione del mercato, però, è tutta rivolta al meeting della Federal Reserve che si apre domani e che si concluderà mercoledì. Nessuno si aspetta l’annuncio dell’imminente tapering dell’acquisto di titoli di Stato, ma l’attenzione sarà rivolta a capire quando e a quali condizioni la Fed potrà iniziare a ridurre i suoi stimoli monetari all’economia del Paese.

Automotive bocciato 
Le Borse europee hanno chiuso in ribasso sulla scia dei negativi dati macro in arrivo dagli Usa. Le piazze finanziarie del Vecchio continente hanno segnato sino ad ora cospicui guadagni e l’opinione degli analisti è che in attesa di elementi in grado di muovere al rialzo i mercati con decisione, gli investitori continueranno a sfruttare queste fase un po’ interlocutoria per realizzare delle prese di profitto. Da segnalare la cattiva intonazione per molti titoli del comparto auto, colpiti dal downgrade degli analisti di JP Morgan.

Le trimestrali salvano Piazza Affari 
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,24% in grazie ad un recupero nel finale. Hanno pesato le vendite sui titoli del settore bancario, seguite all’allarme lanciato da Moody’s sulla capacità di molti istituti di credito italiani di rispettare i vincoli di bilancio richiesti dalla Banca centrale europea. In difficoltà anche A2a che ha ceduto il 3,6% in seguito all’annuncio della fine dalla governance congiunta da parte dei comuni di Brescia e Milano. Balzo di Luxottica che, nonostante il taglio del prezzo obiettivo da parte degli analisti di Mediobanca, ha guadagnato oltre il 3% alla vigilia dei conti del terzo trimestre. In forte rialzo anche Saipem, tornata agli utili negli ultimi tre mesi. Sul fronte del debito sovrano, invece, si registra l’andamento stabile dello spread che si è mantenuto attorno ai 244 punti base in attesa dell’asta dei Bot semestrali prevista per domani. 

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
A2A SpA2,30 EUR2,13
Saipem SpA2,25 EUR-0,88

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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