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Le trimestrali e gli ordini di beni durevoli spingono Wall Street. L’Europa teme un calo degli utili nel 2014 e chiude in territorio negativo. Milano segna -1,45%. L’aumento dello spread schiaccia le banche.  

Marco Caprotti 25/10/2013 | 17:41
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Wall Street sta viaggiando con il segno più. Merito del dato sugli ordini di beni durevoli (superiore alle attese) e di una serie di trimestrali che sono piaciute al mercato (come quella di Amazon e di Microsoft). Per ora il mercato sembra indifferente alle notizie sulla fiducia dei consumatori, misurata dall’Università del Michigan, che è calata alla fine di ottobre a 73,2 punti da 77,5 di fine settembre e da 75,2 della lettura intermedia di metà mese. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un risultato a quota 75 punti.

Europa negativa
Nel Vecchio continente, dove gli indici di Eurolandia hanno chiuso in territorio negativo, la seduta è stata condizionata da una serie di trimestrali deludenti. Gli investitori temono che il rallentamento degli utili, a cui si sta assistendo, possa trascinarsi fino al 2014 e preferiscono alleggerire i portafogli.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,45%, è tornato a pesare il rischio paese, con lo spread tra BTp e Bund in risalita a 246 punti base. Questo elemento ha zavorrato il comparto bancario. Pesante anche Telecom sui timori per un aumento di capitale (smentito dalla società). 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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