Etf, rotta sulla Cina

Da inizio anno i replicanti hanno segnato flussi in entrata netti per 219 miliardi di dollari. A novembre, torna la voglia di azionario, soprattutto emergente.

Valerio Baselli 10/12/2012 | 16:16
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Il 2012 si conferma un anno record per i replicanti. Nel mese di novembre, infatti, l’industria mondiale degli Exchange traded product (Etp, acronimo che raggruppa Etf, Etc ed Etn) ha raccolto flussi netti pari a 25 miliardi di dollari, portando così la raccolta dall’inizio dell’anno a 219 miliardi, un record assoluto. A fine mese, il patrimonio gestito è pari a 1.871 miliardi, in salita rispetto ai 1.842 di fine ottobre. A dirlo è il consueto report ETF Landscape – Industry Highlights, redatto da BlackRock Investment Institute.

Ritorno all’equity
Dopo aver tirato il freno a mano nel mese di ottobre, in novembre gli investitori sono tornati verso i replicanti azionari, che hanno raccolto in totale circa 17 miliardi di dollari. A beneficiare maggiormente del rinnovato appetito per il rischio, sono stati gli strumenti dedicati all’equity emergente (5,1 miliardi, di cui 2,2 solo sulla Cina) e quelli esposti sui titoli mid-cap americani (4,1 miliardi).

Corsa al Treasury con le elezioni Usa
Gli Etp obbligazionari hanno tirato un po’ il freno rispetto ai mesi passati, segnando una raccolta di circa 4 miliardi di dollari. Di questi, ben 2,7 miliardi sono stati investiti in replicanti dedicati ai Treasury Usa; secondo il report, inoltre, gli acquisti maggiori sono avvenuti nei giorni appena precedenti le elezioni americane del 6 novembre scorso. La categoria dei corporate bond high yield, solitamente molto ricercata, ha segnato entrate nette per soli 400 milioni.

Bene anche gli Etp auriferi, i quali hanno attirato flussi netti in entrata pari a 1,8 miliardi di dollari in novembre e quasi 12 miliardi negli ultimi quattro mesi.

Il replicante parla americano
Su 25 miliardi investiti a novembre negli Etp a livello mondiale, ben 20,6 miliardi arrivano dal mercato nord americano, seguito dall’area asiatica (2,1 miliardi) e dall’Europa (1,7). Negli Stati Uniti, inoltre, viene oggi gestito il 70% del patrimonio totale. Ciò nonostante, è il Vecchio continente ad avere il numero più alto di replicanti quotati (oltre 2.000 contro i 1.445 degli Usa e i 540 dell’Asia).

Secondi i dati di BlackRock, i primi tre replicanti per flussi in entrata a livello globale da inizio anno sono: Vanguard Msci Emerging Markets, iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond e SPDR Gold. I primi tre per deflussi da inizio anno, invece, sono: iShares MSCI EAFE, iShares Barclays 1-3 Year Treasury Bond e Utilities Select SPDR.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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