Etf ai raggi X: Amundi

Pubblichiamo il settimo di una serie di articoli del team di ricerca sulle strategie passive di Morningstar, basato sul recente studio relativo all’industria europea dei replicanti. 

Dimitar Boyadzhiev 29/07/2019 | 09:45
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Nel settimo articolo dedicato all’analisi degli emittenti di Etf in Europa, pubblicato nella terza edizione dello studio “A Guided Tour of the European ETF Marketplace” presentiamo alcuni elementi chiave e la nostra visione su Amundi (vai a fondo pagina per i link alle analisi precedenti).

Elementi chiave
-Amundi attualmente è il quarto emittente di Etf in Europa con una quota di mercato del 6% (dato a giugno 2019).

-L’offerta di Amundi di circa 180 Etf fisici e sintetici copre tutte le principali classi di asset andando dai plain vanilla agli strategic beta, inclusi strumenti tematici e strategie incentrate su fattori ESG.

-Per gli Etf equity i gestori optano per una replica piena. Quando gli indici hanno un universo troppo ampio o una bassa liquidità, il portafoglio viene ottimizzato. Anche la maggior parte degli Etf sul reddito fisso sono di solito a replica piena, ma per gli indici con un’ampia copertura regionale o una condizione particolare di liquidità, il gestore preferisce utilizzare lo stratified sampling (acquisto di un campione di titoli scelto in modo da creare un portafoglio sufficientemente simile a quello del benchmark, ma con un numero di componenti inferiore che ottimizza perciò i costi di transazione, Ndt). Vengono esclusi i titoli di società attive nella produzione o vendita di armi controverse.

-Tutti gli Etf di Amundi possono effettuare il prestito titoli. Anche se gli Etf possono prestare fino al 100% degli asset in gestione, Amundi ha deciso di mettere un tetto del 45% al giorno. Le transazioni sono completamente collateralizzate. I margini applicati sono del 110,5% e del 105% rispettivamente per l’equity e i bond e del 103%  per la liquidità. Il fondo riceve il 65% delle revenue lorde derivanti dal prestito.

 

Il giudizio di Morningstar
-Amundi può a ragione considerarsi uno dei pionieri del mercato europeo degli Etf avendo lanciato il primo strumento nel 2001.

-Dopo essere stato uno dei maggiori promotori della replica sintetica, oggi Amundi ha abbracciato un approccio più pragmatico decidendo il metodo a secondo del fondo, in base alla fattibilità, ai costi e all’efficienza nel seguire il benchmark.

-Amundi ha sviluppato una struttura di distribuzione che permette agli investitori di scegliere tra Etf o classe di fondo non quotata. Giudichiamo questo in maniera positiva perché fornisce un’opzione a chi non ha accesso agli Etf dando efficienza al business. Questo, a sua volta, aiuta ad abbassare i costi per gli investitori. Quasi tutti i nuovi fondi indicizzati della società sono offerti automaticamente nelle due versioni.  

-Amundi beneficia di uno dei team di gestione di maggiore esperienza e fra i più stabili nel mercato Etf europeo.

-Il programma di securities lending può essere certamente migliorato, anche per evitare potenziali conflitti di interesse; soprattutto considerando che il numero di Etf che possono effettuare queste operazioni è cresciuto nell’ultimo anno.

-Apprezziamo le capacità di sterwardship e ESG di Amundi. La società può contare su un nutrito team di analisti ESG e un sistema interno di rating. Tuttavia, quando si tratta di esprimere le proprie view sostenibili, attualmente Amundi si concentra più sulle sue strategie attive che su quelle passive.

Per leggere il report completo clicca qui   

 

Leggi le analisi precedenti:

-UBS

-Xtrackers

-iShares

-Lyxor

-Vanguard

-Invesco

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Dimitar Boyadzhiev  è Research Analyst sulle strategie passive di Morningstar

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