Fondi, destinazione mercati emergenti

MORNINGSTAR ASSET FLOW REPORT. Raccolta record per i comparti europei specializzati nelle azioni e obbligazioni dei paesi in via di sviluppo. In Italia, i flussi continuano ad andare verso i prodotti a cedola e scadenza.

Sara Silano e Matias Möttölä 02/11/2016 | 10:58
Facebook Twitter LinkedIn

A settembre, gli investitori europei in fondi hanno preso una direzione molto chiara: i mercati emergenti. Secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, 3,4 miliardi di euro netti sono andati verso gli azionari globali large cap specializzati sui mercati in via di sviluppo e altri 227 milioni in quelli con focus sulle società a medio e piccola capitalizzazione. Nel terzo trimestre, i flussi totali sono stati di 10,2 miliardi, una crescita che non si vedeva dal 2012.

Perché gli emergenti
A differenza del 2011, quando la ragione principale era la fuga dalla crisi del debito sovrano dell’Eurozona, ora le principali motivazioni sono le recenti performance, l’apprezzamento delle divise locali e le valutazioni dei titoli più economiche rispetto a quelle dei paesi sviluppati.

Quella degli azionari emergenti è una storia a sé, perché l’equity in generale non è tra le attività finanziarie preferite dagli investitori nel 2016. A settembre, i deflussi netti sono stati di 1,6 miliardi, che è sicuramente un dato migliore rispetto ad agosto (-4,1), ma che porta i riscatti netti dall’inizio dell’anno a 71,7 miliardi. Le fuoriuscite hanno colpito le gestioni attive (-81,3 miliardi da gennaio), mentre quelle indicizzate hanno segnato un saldo positivo (+114 miliardi).

I mercati emergenti piacciono anche agli investitori nel reddito fisso. Nel terzo trimestre, la categoria Emerging markets bond in valuta forte (prevalentemente dollaro) ha registrato flussi netti per 8,2 miliardi, sorpassando il record trimestrale del 2014. Quella in divisa locale ha raccolto 5,1 miliardi nello stesso periodo.

Flussi netti per categorie Morningstar settembre 2016

Raccolta totale positiva
Nel complesso i fondi a lungo termine (tutte le tipologie esclusi i monetari) hanno avuto un saldo netto positivo per 15,6 miliardi, di cui la più larga parte è da attribuire agli obbligazionari (+10,1 miliardi), che come il mese scorso sono stati i più popolari, anche se i flussi erano stati maggiori (+23,6). E’ proseguita la fase di crescita dei bilanciati e degli alternativi: rispettivamente +4 e +2,9 miliardi.

Flussi netti per macro-categorie Settembre 2016

In luce i multi-strategy
Tra le strategie simili a quelle degli hedge fund, la preferita dagli investitori è stata quella multi-strategy (+2,8 miliardi), con flussi che si sono diretti soprattutto sul nuovo comparto di Pioneer Investments, SF Saving Box II, che in un solo mese ha avuto sottoscrizioni nette per 569 milioni. Da inizio anno, invece, il primato va alla versione lussemburghese di JP Morgan Global Macro opportunities (+5,7 miliardi).

I deflussi
Nel reddito fisso, non tutte le categorie hanno il segno più. In particolare, gli Obbligazionari globali hanno sofferto riscatti netti pari a 2,7 miliardi, principalmente a causa delle uscite da Templeton Global Bond e Global Total Return.

Tra gli azionari, invece, i più penalizzati sono stati quelli specializzati sulla Borsa giapponese, per l’ottavo mese consecutivo, seguiti dagli Equity Europe large cap blend. In generale, i fondi con focus sui mercati sviluppati hanno tutti sofferto deflussi.

Maggiori deflussi netti categorie Morningstar Settembre 2016

Chi sale e chi scende
Per quanto riguarda le società di gestione, Allianz Global Investors è balzata in testa alla classifica per raccolta a settembre, grazie al successo nel lancio del comparto Selection Fixed Income – Stratégies Obligataires, che ha raccolto 1,2 miliardi di euro nel suo primo mese di vita. Al secondo posto, si colloca Nordea e al terzo Pioneer Investments. Sul fronte opposto, Franklin Templeton ha subito riscatti netti per 2,9 miliardi e UBS per 1,16.

Maggiori flussi netti SGR europee settembre 2016

A livello di singoli fondi, settembre ha confermato il trend discendente per Standard Life Global Absolute return, soprattutto nella versione lussemburghese, che da inizio anno ha registrato riscatti netti per 1,7 miliardi.

Ancora cedole in Italia
In Italia, è continuata la fase positiva per i fondi a scadenza e a cedola, che dominano la classifica per flussi. In particolare, le società di gestione che hanno registrato la raccolta netta più alta a settembre sono state Epsilon Sgr (gruppo Eurizon Capital), Arca Fondi e Bancoposta Fondi. I comparti più sottoscritti nel mese sono Epsilon Difesa attiva settembre 2021, Eurizon Cedola attiva Top ottobre 2023 e Euromobiliare Progetto 2012 Atto II.  

Flussi netti SGR italiane settembre 2016

Leggi il report completo.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Info autore

Sara Silano e Matias Möttölä  Sara Silano è caporedattore di Morningstar in Italia. Matias Möttölä è fund analyst di Morningstar EMEA.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures