Azionari, attivi e passivi prendono strade diverse

L’ultimo report di Morningstar sui flussi dei fondi europei rivela comportamenti opposti tra gli investitori nelle due strategie. Nel complesso, ottobre è stato un mese freddo. Deflussi dagli alternativi.

Sara Silano 04/12/2014 | 14:05
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Ottobre divide in due i fondi azionari europei. Quelli attivi subiscono riscatti per 8,46 miliardi di euro, quelli passivi, invece, registrano una raccolta netta positiva. Nel dettaglio, gli Etf (Exchange traded fund) ricevono flussi netti per 3,89 miliardi, mentre gli index fund per 2,88 miliardi.

La divergenza nei comportamenti degli investitori emerge dall’ultimo Morningstar asset flow report, dal quale risulta anche un mese freddo per il risparmio gestito europeo. Nel complesso, si stimano sottoscrizioni nette per 7,22 miliardi nei fondi a lungo termine (rientrano in questa tipologia gli azionari, i bilanciati, gli obbligazionari e gli alternativi). Si tratta del livello mensile più basso da agosto 2013.

Stop agli alternativi
Oltre agli azionari, tra i quali sono stati venduti soprattutto quelli specializzati sull’Europa, i riscatti hanno colpito gli alternativi (fondi conformi alla direttiva Ucits che adottano strategie simili agli hedge fund), che hanno segnato -480 milioni, il primo rosso dal dicembre del 2011. Il dato è in gran parte imputabile al fondo Ignis Absolute return government bond che ha subito deflussi per quasi 3 miliardi, probabilmente riconducibili all’uscita di un gestore del management team.

Bene bilanciati e obbligazionari
Sul fronte opposto, i fondi bilanciati e obbligazionari hanno continuato ad avere un andamento in crescita, con flussi netti rispettivamente per 8,58 e 6,13 miliardi. “Seppur positivi, sono, comunque, modesti rispetto al trend di quest’anno”, commenta Ali Masarwah del Morningstar Fund flow team. A ottobre, però, i veri protagonisti sono stati i monetari con un saldo di 26,97 miliardi, di cui oltre un terzo riconducibile a quelli domiciliati in Francia, in netta controtendenza rispetto a settembre.

Nel periodo considerato, l’industria europea dei fondi ha ancora sentito l’eco delle importanti uscite di gestori avvenute nei mesi scorsi. Gli obbligazionari flessibili in dollari sono la categoria che ha subito i maggiori deflussi, principalmente riconducibili alla gamma di Pimco, dopo l’uscita del fondatore-gestore, Bill Gross.

Prevale la prudenza
La raccolta si è, invece, diretta sui bilanciati prudenti globali (+2,33 miliardi) e su quelli in euro (+1,25), di cui i maggiori beneficiari sono stati Carmignac Portfolio Capital Plus, JPMorgan Global Income e Ethna-Aktiv E, che hanno registrato una crescita organica (flussi in percentuale degli asset iniziali) tra il 36 e l’84% da inizio anno.

Azionari internazionali fuori dal coro
Rispetto all’intera tipologia azionaria, hanno fatto eccezione i fondi (blend) specializzati sulle Borse internazionali, con sottoscrizioni nette per 2,16 miliardi, in gran parte confluiti in prodotti indicizzati (1,3 miliardi), soprattutto di BlackRock e Vanguard.

Le categorie Morningstar con più flussi netti a ottobre 2014

Categorie Morningstar con i maggiori flussi netti a ottobre 2014

Fonte: Morningstar

Pioneer Investments fa il pieno
Tra le case di investimento, il primato a ottobre va a Pioneer Investments, che ha ricevuto flussi per 2,15 miliardi, grazie in particolare alla gamma di obbligazionari (diversificati, governativi e a scadenza in euro e diversificati in dollari). Anche BlackRock ha beneficiato della domanda di prodotti a reddito fisso, in particolare in Renmimbi, dollari e sui mercati emergenti.

 

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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