Punti chiave
-Lo stock picking sarà ancora la strategia da seguire
-L’economic moat e il dividendo faranno la differenza
-Attenzione agli elementi che possono frenare la crescita delle aziende scelte
Alcuni segmenti del pharma, Tlc, beni di consumo e siderurgia. Sono questi, secondo gli analisti di Morningstar, i settori che dovrebbero avere buoni risultati dall’evoluzione economica che si registrerà nel 2014. La strategia vincente sarà ancora quella dello stock picking, orientato su titoli con un buon vantaggio competitivo (l’economic moat) che possano dare qualche soddisfazione anche in termini di dividendo.
NOVO NORDISK
E’ una società danese attiva nel settore health care. Il 78% del fatturato deriva dal segmento dei farmaci per diabetici, il 22% dal comparto delle biotecnologie. E’ leader nella ricerca per le cure contro il diabete di cui detiene il 50% del mercato mondiale. Ha una presenza globale: è attiva in 76 paesi, ma ricava il 45% del suo fatturato negli Usa e il 25% in Europa. Nei tre anni prima del 2012 ha avuto una crescita media dei ricavi del 15,3%, un margine netto (utile/ricavi) di circa il 26%. Il titolo ha dato un rendimento annualizzato del 20,75%. Nel 2012 il fatturato è stato di 10,5 miliardi di euro, con un utile d’esercizio di 3 miliardi. Il margine netto è stato del 27,47%. Il payout è stato del 45%.
Elementi a favore
Il trend demografico e l’estendersi del fenomeno dell’obesità giocano a favore della crescita del mercato dei farmaci per il diabete. Le ultime trimestrali e le prospettive di crescita del mercato supportano la nostra stima del prezzo obiettivo (1.550 corone danesi con un rating di quattro stelle). Le buone economie di scala e la forza dei suoi marchi le garantiscono una elevata profittabilità (economic moat ampio). Il business dei farmaci per il diabete richiede elevati investimenti, sia per la produzione che per la distribuzione, e questo scoraggia l’ingresso di nuovi competitor. Il gruppo, inoltre è pronto a uscire sul mercato con i farmaci di nuova generazione, che garantiranno più elevati margini di profitto.
Elementi contrari
La negativa congiuntura in Europa frena la crescita dei volumi e dei prezzi di vendita. La richiesta di ulteriori test sui prodotti di nuova generazione da parte delle autorità statunitensi, inoltre, farà slittare il debutto di nuovi farmaci negli Usa al 2017 e questo avvantaggerà la concorrente Sanofi.
Previsioni
Nei prossimi cinque anni il fatturato dovrebbe crescere del +6,4% medio annuo. Il segmento delle cure diabetiche crescerà più di quello biotech (7% contro 5,4%). Il margine operativo salirà di 360 punti base dal 37,8%. Il segmento delle cure diabetiche, comunque, ha margini di profitto più bassi rispetto ad altri settori. A vantaggio del gruppo, in ogni caso, giocheranno la conquista di nuove fette di mercato e l’espansione del portafoglio prodotti che contribuiranno ad ammortizzare i costi operativi.
NTT DOCOMO
E’ il primo operatore di telefonia mobile in Giappone con 60 milioni di utenti e il 43% del mercato. E’ attivo anche nel settore tecnologia con centri di ricerca in Cina, Germania e Usa per lo sviluppo di dispositivi cellularidi nuova generazione. Nei tre anni precedenti al 2012 ha registrato una crescita media dei ricavi dell’1,4%, un margine netto medio di circa l’11,2%. Il titolo ha dato un rendimento annualizzato dell’1,97%. Nel 2012 ha avuto un fatturato di 4,470 miliardi di yen e un utile d’esercizio di 95 miliardi .
Elementi a favore
Ha lanciato la tecnologia 4G (per il trasferimento superveloce dei dati da dispositivi mobili) nel 2010, in largo anticipo rispetto ai concorrenti, e questo le ha permesso di guadagnare oltre 14 milioni di clienti. L’accordo con Apple per la vendita degli iPhone le permetterà di tamponare l’emorragia di quegli utenti che le hanno preferito la concorrente Softbank. Più del 60% del fatturato derivante dall’offerta di servizi di telecomunicazione è rappresentato dal trasferimento dati: una delle percentuali più elevate tra le società di Tlc di tutto il mondo.
Elementi contrari
La concorrenza sul prezzo da parte di Softbank continuerà ad essere aggressiva, e questo potrebbe danneggiare il fatturato di NTT DoCoMo.
Previsioni
Nei prossimi cinque anni il fatturato dovrebbe aumentare del 2,3%. Gli analisti prevedono che il ritmo di crescita aumenterà quando il peso dei ricavi derivanti dal traffico dati diventerà predominante. Il margine operativo è stimato in crescita fino al 21% nel 2017. I costi di marketing e di licenza per la vendita degli iPhone ridurranno l’effetto della crescita del fatturato sul margine operativo. Molto positivo, invece, sarà l’impatto del taglio delle aliquote fiscali promesso dal Governo giapponese per i prossimi tre anni. Il prezzo obiettivo è di 2,081 yen; il rating Morningstar è di quattro stelle.
UNILEVER
Il gruppo anglo-olandese è proprietario di marchi importanti in diversi settori: cura del corpo (Dove, Badedas, Mentadent), alimentari (Calvé, Algida, Knorr), igiene per la casa (Svelto, LysoForm, Cif). E’ una multinazionale presente in 190 paesi. Il 55% del suo fatturato è prodotto nei paesi emergenti.
Nei tre anni precedenti al 2012, la crescita media dei ricavi è stata dell’8,8%, con un margine netto medio di circa il 9%. Il titolo ha dato un rendimento annualizzato dell’11,57%. Nel 2012 il fatturato è stato di 51miliardi di euro, mentre l’utile d’esercizio si è attestato a 4,5 miliardi.
Elementi a favore
La sua posizione di vantaggio all’interno del settore dei beni di consumo deriva dal suo portafoglio di prodotti di prima necessità e dall’estensione globale della sua rete di distribuzione. Grazie ad una razionalizzazione dei brand il gruppo è riuscito ad applicare con successo il suo approccio chiamato "local-go-to-market", presentandosi in ogni mercato con un’offerta ritagliata in base ai gusti e alle necessità locali. Raccoglie ora i frutti di essere stata una delle prime società del settore a investire nei mercati emergenti (55% del fatturato). L’efficienza della sua struttura operativa si misura anche dall’elevata percentuale dei ricavi che è in grado di trasformare in liquidità (circa il 10%).
Elementi contrari
Le politiche economiche orientate all’austerità nel Vecchio continente e la lentezza della ripresa dell’occupazione negli Usa continueranno a frenare i consumi sui mercati occidentali. L’andamento delle valute estere nei confronti dell’euro riduce l’impatto positivo della crescita dei paesi emergenti e fa salire i costi delle materie prime.
Previsioni
Nei prossimi cinque anni il fatturato dovrebbe crescere del 4,4%. Nonostante il negativo andamento delle valute, l’aumento del fatturato derivante dai paesi emergenti supererà quello ricavato su quelli occidentali. Gli analisti ipotizzano anche che un importante contributo arrivi dall’arricchimento del portafoglio prodotti e dall’aumento dei prezzi. Il margine operativo dovrebbe essere in crescita fino al 15% nel 2017. I benefici generati dalla razionalizzazione della sua struttura operativa saranno parzialmente limati nel breve periodo dalla crescita del costo delle materie prime. Il prezzo obiettivo è di 34 euro mentre il rating Morningstar è di quattro stelle.
ARCELOR-MITTAL
Con una quota di mercato globale dell’8%, grazie alla frammentazione del settore dell’acciaio riesce a essere il primo produttore siderurgico mondiale. E’ attivo anche nel settore minerario con siti di estrazione di ferro in Algeria, Bosnia, Brasile, Canada, Liberia, Messico, Russia, Ucraina e Usa. E’ un operatore globale con una presenza industriale in 22 paesi.
Nei tre anni precedenti al 2012 ha avuto una crescita media dei ricavi dell11,3% e un margine netto dello 0,6%. Nel 2012 il fatturato è stato di 84 miliardi di euro con una perdita d’esercizio di tre miliardi.
Elementi a favore
L’elevata scala di produzione permette al gruppo di avere costi più bassi della concorrenza (economic moat medio). La diversificazione per area geografica e per prodotto riduce il rischio di dipendenza da un determinato mercato. La storia di successo delle sue acquisizioni ci fa ben sperare che questa strategia possa continuare a essere un fattore di crescita anche per i prossimi anni.
Elementi contrari
Arcelor-Mittal ha sofferto la debole domanda di acciaio in Europa (una regione che, da sola pesa per il 40% del fatturato) a cui si è associata la contrazione del prezzo della materia prima a livello globale. Inoltre non è stata in grado di assumere una posizione di leadership sul mercato cinese (50% della domanda mondiale).
Previsioni
Nei prossimi cinque anni il fatturato dovrebbe crescere del 2,7%, anche se fra gli analisti c’è un po’ di incertezza per quanto riguarda l’evoluzione della domanda di ferro, data la forte correlazione con la congiuntura economica mondiale e con l’andamento dei tassi d’interesse. Il margine operativo è stimato in crescita fino al 10,8% nel 2017. Nei prossimi anni gli analisti si aspettano una risalita del prezzo dell’acciaio e costi di produzione più bassi anche grazie alla maggior indipendenza di Arcerlor-Mittal nell’approvvigionamento delle materie prime. Il prezzo obiettivo è di 24 euro, mentre il rating Morningstar è di cinque stelle.
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