Fondi monetari, che botta

A giugno sono stati i più colpiti dai riscatti. Non si sazia la voglia di reddito fisso. Vanguard guadagna quote di mercato in Europa.

Sara Silano 26/07/2012 | 14:13
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-19 miliardi. E’ il saldo dei fondi di liquidità europei a giugno, il peggior mese da un anno. In trenta giorni si sono mangiati la raccolta dei primi 5 mesi del 2012. Il dato emerge dalle statistiche mensili di Morningstar, che rivelano anche come la categoria più colpita sia stata quella dei monetari euro-breve termine (quelli che investono in titoli di alta qualità con scadenza media ponderata di 60 giorni), ma anche gli altri monetari nella divisa comunitaria sono stati oggetto di riscatti.

Tra le società più colpite figurano Jp Morgan e Bnp Paribas. Gli analisti segnalano anche che alcune case di investimento come BlackRock, Hsbc e State Street hanno posto delle restrizioni alle sottoscrizioni dopo che la Banca centrale europea ha ridotto i tassi di riferimento, per proteggere i rendimenti dalla diluizione derivante da nuovi flussi, che avrebbero dovuto essere allocati in titoli con cedole più basse. 

Azionari, fuori moda
Nel complesso, giugno è stato un mese di deflussi per l’industria europea del risparmio gestito. Sono fuoriusciti 1,2 miliardi dai fondi a lungo termine, che hanno portato a -4,2 miliardi il saldo del secondo trimestre. Gli azionari hanno pagato il prezzo più caro (-21 miliardi in tre mesi, di cui 7,5 nell’ultimo). La maglia nera a giugno è andata ai comparti specializzati sull’Asia-Pacifico (escluso il Giappone), mentre sui tre mesi i maggiori deflussi hanno riguardato gli azionari area Euro large cap. I timori per la crisi del debito influenzano da tempo le decisioni degli investitori, il fattore asiatico rappresenta invece una novità dell’ultimo mese, dal momento che nei precedenti i flussi erano stati positivi. A preoccupare è il rallentamento della Cina, come prova anche il negativo andamento della raccolta dei comparti specializzati sull’ex celeste impero.

Attrazione cedola
E’ insaziabile, invece, l’appetito degli investitori per il reddito fisso. Nel terzo trimestre, la raccolta è stata di 21 miliardi, di cui nove nel solo mese di giugno. In particolare, ha fatto il pieno la categoria “Obbligazionari altro”, che racchiude una varietà di strategie di investimento, tra cui i fondi a cedola e scadenza predefinita, molto collocati dalle banche italiane. A giugno, tra i comparti di diritto italiano, quello che ha raccolto di più (in termini di flussi netti stimati) è Anm Anima Traguardo 2017 Cedola 4 II.  Per il resto, i risparmiatori hanno continuato a preferire il debito denominato in valute diverse dall’euro, in particolare in dollari. 

Hanno registrato flussi netti positivi anche i fondi bilanciati, perché gli investitori mostrano preferenza per la conservazione del capitale piuttosto che per la massimizzazione. A livello europeo, il fondo che ha raccolto di più nel trimestre è stato M&G Optimal Income (che ha un Morningstar analyst rating di Silver). Tra le case di investimento che più hanno beneficiato di questo trend figura Carmignac, data la popolarità dei suoi comparti di allocation.

Obiettivo basso costo
Il report evidenzia un’altra tendenza che si sta affermando a livello europeo, la ricerca di comparti a più basso costo, in un contesto di rendimenti contenuti. Le ricerche di Morningstar mostrano che questi tendono a sovraperformare i più cari. A trarne vantaggio è soprattutto Vanguard, il più grande asset manager statunitense, i cui fondi europei hanno raccolto 2 miliardi nel primo semestre, rendendola la quinta casa di investimento più popolare nel Vecchio continente (escludendo gli asset allocati sul mercato monetario).

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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