Gestori, quotazioni troppo basse in Europa

I prossimi mesi saranno caratterizzati da forte volatilità sui mercati azionari e valutari. Tornano i pessimisti su Wall Street.

Sara Silano 15/07/2010 | 14:47
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Gli investitori sono un po’ meno propensi a rischiare rispetto a qualche mese fa. Mostrano minore ottimismo sulle Borse mondiali, ma tornano a guardare l’Europa con più tranquillità. E’ questo in sintesi il risultato dell’ultimo sondaggio condotto da Morningstar tra le principali case di investimento italiane ed estere che operano sul territorio.

Europa, valutazioni allettanti
Il mercato europeo rimarrà volatile, ma la percentuale di coloro che prevedono un incremento nei prossimi sei mesi è leggermente salita rispetto a giugno (dal 45 al 47,4%). Le Borse reagiscono positivamente ai dati macro-economici e negativamente alle notizie sul debito sovrano. Tuttavia, i gestori sono concordi nel dire che le valutazioni sono eccessivamente basse e non scontano alcuna crescita degli utili, fatto che appare piuttosto improbabile. La preferenza va ai titoli a larga capitalizzazione con bilanci solidi e buoni dividendi.

Usa, delusione “macro”
Gli ultimi dati macro-economici americani hanno deluso gli economisti e gli investitori, a riprova che la ripresa ha basi fragili. In particolare, i consumi stentano a ripartire e la disoccupazione rimane alta. Il piano di intervento finanziario sta esaurendo gli effetti e molti invocano una sua riproposizione. In questo contesto, i gestori si attendono un aumento della volatilità. La percentuale di ottimisti è passata dal 60 al 57,9%, mentre sono ricomparsi i pessimisti (nel sondaggio di giugno non ce n’erano), saliti al 5%.

Giappone ancora alle prese con lo yen
Per la Borsa di Tokyo valgono le stesse considerazioni del mese scorso. Il rafforzamento dello yen incide negativamente sui titoli legati alle esportazioni. Inoltre, il Sol Levante deve fare i conti con la perdita della maggioranza alla Camera alta da parte del Partito democratico, che è al governo. I nodi riguardano soprattutto i tempi e le modalità di attuazione del programma del Primo ministro, Naoto Kan, per ridurre l’enorme debito pubblico e rilanciare l’economia. Oltre la metà dei gestori prevede che il listino nipponico rimanga attorno agli attuali livelli nei prossimi sei mesi, contro il 31,6% che si attende una ripresa e il 15,8% di pessimisti.

L’Asia punta gli occhi sulla Cina
Per il 68,4% dei gestori le Borse asiatiche saliranno nei prossimi sei mesi. La percentuale è inferiore rispetto al mese scorso, perché i fund manager mostrano qualche preoccupazione per gli effetti delle politiche monetarie più restrittive, attuate dalla Cina per raffreddare l’economia.  In ogni caso, i flussi di investimento verso il Pacifico rimangono elevati a supporto dei listini locali.

Governativi, prezzi in discesa
In Europa, la crisi del debito sovrano ha determinato un forte aumento dei differenziali dei titoli governativi tra i Paesi considerati sicuri, come la Germania, e quelli periferici, come la Grecia, la Spagna e il Portogallo. La soluzione non sembra vicina, per cui i gestori rimangono cauti sulle obbligazioni statali, preferendo in molti casi quelle societarie. Negli Stati Uniti, la situazione macroeconomica e i tassi ufficiali praticamente a zero suggeriscono una discesa dei prezzi. La possibilità di un rialzo dei saggi di riferimento si allontana, data la debolezza del mercato del credito.

Ancora euro debole
La volatilità caratterizzerà anche il mercato dei cambi. Dall’inizio di luglio, l’euro ha tentato il rimbalzo nei confronti del dollaro, ma i gestori sono convinti che non durerà. Il 68,4% prevede un nuovo indebolimento della divisa comunitaria, a causa della crisi del debito sovrano, che non sembra ancora vicina a una soluzione.

Hanno partecipato al sondaggio, condotto tra il 7 e il 13 luglio, 19 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul territorio, che contano per circa l’85% degli asset gestiti in Italia. Si tratta di Albemarle Asset Management, Aletti Gestielle, Allianz Global Investors Italia, Banca Ifigest, Banca Profilo, Bnp Paribas Am Sgr, Credit Suisse, Eurizon Capital Sgr, Fideuram Investimenti, Ing IM, M&G Investments, Norvega Sgr, Pictet Funds, Pioneer Im, Sella Gestioni, Swiss&Global AM Sgr, Threadneedle, Total Return, VG.SA.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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