L'Europa si dichiara ottimista

L'Msci ha guadagnato il 12%, spinto dai commenti delle autorità finanziarie.

Marco Caprotti 07/05/2009 | 14:49
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“Il peggio è passato”. Oppure: “La recessione è alle spalle”. Poi ancora: “Ci stiamo avviando verso la normalizzazione”. Sono soltanto alcune delle dichiarazioni rilasciate dalle autorità finanziarie europee nelle scorse settimane mentre venivano snocciolati gli ultimi dati macroeconomici sulla situazione europea. La Bce, intanto, ha tagliato i tassi dall’1,25% all’1%, portando il costo del denaro al minimo storico da quando l’istituto ha iniziato a gestire la politica monetaria nel 1999.

E il mercato sembra aver apprezzato l’iniezione di ottimismo. L’indice Msci Europe nell’ultimo mese (fino al 7 maggio e calcolato in euro) ha guadagnato quasi il 12%. L’indice di marzo sugli acquisti delle imprese dell’Eurozona è arrivato a 37,6 contro 36,2 del mese precedente, mentre l’indice te

desco Ifo sulla fiducia delle aziende è passato da 80,9 a 81,6. Nel frattempo lo Zew (che misura la fiducia degli investitori tedeschi) ha segnato il primo risultato positivo da quasi un anno.

“Questi dati sono sicuramente positivi, ma non devono far pensare a un imminente recupero di Eurolandia”, avverte una nota di Morningstar. “La contrazione economica non si fermerà prima dell’ultimo trimestre del 2009. Tuttavia, i dati dimostrano che si tratta di una recessione annuale, a dispetto degli allarmi su uno scenario da Grande depressione”. In Borsa, nel frattempo, gli operatori tengono d’occhio le trimestrali che stanno mandano segnali non sempre rassicuranti. Danone, per esempio, ha annunciato un calo dei guadagni del 2,3% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2008. Sempre nei beni di largo consumo, il colosso Unilever ha annunciato utili in discesa del 45% rispetto agli 1,3 miliardi dei primi tre mesi dell’anno scorso. La crisi mondiale, ha spiegato il management del gruppo, ha spinto i clienti a cercare prodotti più a buon mercato.

Antenne dritte anche per quanto riguarda le banche. Secondo un sondaggio effettuato da Bloomberg fra gli analisti finanziari, quest’anno gli utili delle società quotate nello Stoxx600 cresceranno del 22% rispetto al 2008. E a guidare la carica dovrebbero essere proprio i finanziari. La realtà però, almeno per il momento, sembra meno rosea delle attese. Se in Inghilterra Barclays ha annunciato profitti per 826 milioni di sterline (quasi 1 miliardo di euro, +12%), in Francia Société Générale ha registrato un rosso di 278 milioni contro un utile di 1,1 miliardi nello stesso periodo del 2008. Il risultato (che ha sorpreso gli analisti), ha spiegato l’ad del gruppo transalpino, è dovuto a una serie di svalutazioni legate a bond di gruppi assicurativi americani e ad alcuni accantonamenti.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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