Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha tagliato le sue previsioni per la crescita globale e definisce quella attuale come “la peggior crisi finanziaria dalla Grande depressione degli anni ’30”. Secondo un documento appena preparato dall’Fmi (consultabile sul sito Internet del Fondo) l’economia mondiale nel 2008 crescerà del 3,7%. A gennaio le stime parlavano di un +4,1%. “Lo shock finanziario creato dai mutui americani subpr
ime (quelli di scarsa qualità, ndr) nell’agosto del 2007 si è propagato velocemente e in maniera imprevedibile infliggendo gravi danni ai mercati e alle istituzioni che rappresentano le fondamenta del sistema finanziario”, spiega il rapporto. “L’espansione globale sta perdendo il passo a causa di quella che è la peggiore crisi dai tempi della Grande depressione”.
Per quanto riguarda l’Asia, il Giappone crescerà dell’1,4% e la Cina del 9,3% (a gennaio le indicazioni erano, rispettivamente, per 1,5% e 10%). Secondo la Banca asiatica per lo sviluppo, l’intera regione (escluso il Sol levante) aumenterà il Pil del 7,6% (a settembre si parlava di +8,2%). “La divergenza fra i mercati sviluppati e quelli emergenti aumenterà ancora. I primi, in particolare avranno un andamento al di sotto del proprio potenziale”.
Ce ne sarebbe abbastanza per scappare dai mercati finanziari e nascondere i soldi sotto il materasso. “In realtà è una buona occasione per diversificare ulteriormente e ridurre i rischi con fondi che hanno un orizzonte geografico mondiale”, dice Gregg Wolper analista di Morningstar. “A patto però che il gestore cerchi veramente opportunità di investimento a livello globale”.
Molti di questi prodotti, infatti, utilizzano circa la metà dei soldi negli Stati Uniti, dedicando l’altra parte al resto del mondo. “Questa strategia non funziona”, dice Wolper. “Dopo tutto in Europa, in Asia e negli Stati Uniti, in ogni settore - e ora più che mai - ci sono società che competono fra di loro per aumentare i profitti e le quote di mercato. In un mondo sempre più globalizzato non si può più guardare soltanto dentro i confini di casa propria”.
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