Gli azionari Giappone staccano Europa e Usa

Da gennaio hanno guadagnato in media oltre il 40%, grazie al rally della Borsa di Tokyo. Ma le migliori performance sono state ottenute dai gestori più abili nella selezioni dei titoli, che hanno adottato una strategia attiva.

Sara Silano 27/12/2005 | 13:02
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I fondi azionari Giappone hanno guadagnato in media il 42% in euro nel 2005, staccando quelli specializzati sull’Europa (+25% in media) e il Nord America (+20% in media). Merito del rally della Borsa di Tokyo, con l’Msci Japan, benchmark molto diffuso tra questi strumenti, che ha messo a segno un rialzo superiore al 45%, ma non solo, perché non tutti hanno cavalcato il Toro nella stessa misura.

Secondo un’analisi Morningstar, le migliori performance sono state ottenute dai gestori più abili nella selezione dei titoli, che hanno creato valore aggiunto attraverso una strategia attiva. In gergo tecnico si parla di generazione di Alpha, facendo riferimento all’indicatore usato per misurare la variazione del rendimento di un fondo rispetto a quello di equilibrio, calcolato in funzione

del rischio assunto (Beta).

L’analisi è stata realizzata su un orizzonte di tre anni, intervallo di tempo minimo per rendere significative le valutazioni, e ha riguardato 126 fondi, escludendo quelli poco correlati con l’Msci Japan, preso come riferimento.

Il miglior prodotto per performance annua nel periodo considerato è Vitruvius Japanese equity (+36,7%), seguito da Invesco Nippon select equity (+26,3%). Entrambi hanno cinque stelle di Rating Morningstar, ma il secondo, che recentemente ha cambiato il nome dal precedente Invesco GT Nippon growth, è anche tra i fondi che hanno corso di più da gennaio (+66%).

Il gestore Kiyohide Nagata, adotta una strategia che abbina due modelli di costruzione del portafoglio, uno più attivo (Alpha model), l’altro correlato all’indice di riferimento (Benchmark relative model), con l’obiettivo di individuare le società in fase di miglioramento dei fondamentali o di crescita degli utili, che presentano valutazioni attraenti.

Il portafoglio è composto da 50-60 titoli, tra quelli che formano il paniere di riferimento, i cui pesi, rispetto a quest’ultimo, possono variare in base alle scelte del gestore. Secondo la Morningstar Style Box, prevalgono le società a larga capitalizzazione di tipo growth, cioè quelle che sono caratterizzate da un elevato potenziale di crescita.

Estratto aggiornato dell'articolo apparso su "Il Mondo" il 4 novembre 2005.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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