A ottobre i gestori si affidano ai Bot e alle azioni estere, secondo quanto emerge dai dati sulla composizione dei portafogli dei fondi armonizzati di diritto italiano resi noti da Assogestioni.
In particolare i Bot passano dal 4,87% di settembre al 5,79% di ottobre e le azioni estere salgono al 18,34% rispetto al 17,61% di 30 giorni fa.
In leggera crescita anche la quota destinata alle azioni italiane, che, dopo il calo di settembre, sale dello 0,23% a e si attesta al 5,50%; perdono quota invece i Btp (17,41%, in calo dello 0,23%), le obbligazioni italiane (3,78% contro il 3,91% di settembre) e quelle estere (25,35% contro il 26,29%).
A scegliere i Bot sono stati soprattutto i gestori dei fondi di liquidità, che vi hanno destinato il 20,53% del proprio portafoglio, il 4% in più rispetto al mese scorso, a scapito soprattutto delle obbligazioni estere e della liquidità.
In controtendenza i fondi bilanciati, che diminuiscono la loro quota di Bot da 14,93% a 14,35%, ma che seguono, invece, il trend di crescita del peso delle azioni estere (58,23% contro il 56,92%).
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