A febbraio segno positivo per la raccolta fondi

Diminuisce però dai 450 milioni di euro di gennaio a 140 milioni. Bene solo i fondi di liquidità e i flessibili. Continuano a raccogliere gli estero-vestiti.

Germana Martano, 05/03/2002 | 22:30
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La raccolta netta dell’industria dei fondi a febbraio è risultata positiva per circa 140 milioni di euro. E’ il risultato dei conteggi preliminari resi noti da Assogestioni.

Al risultato hanno contribuito i fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani che hanno registrato in Italia una raccolta netta positiva per 877 milioni di euro e i non armonizzati di diritto italiano (riservati, speculativi e altri) per 105 milioni di euro. Negativo invece il saldo di raccolta per i fondi armonizzati di diritto italiano per 460 milioni di euro e per i lussemburghesi storici per 383 milioni di euro.

Quanto alle ca

tegorie hanno retto anche questo mese solo i fondi di liquidità (+2.481 milioni di euro) in compagnia dei flessibili (+214 milioni), mentre azionari, bilanciati e obbligazionari hanno rispettivamente perso in raccolta 280 milioni di euro, 960 milioni e 1.315 milioni.

I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di febbraio una raccolta netta positiva per circa 96 milioni di euro e un patrimonio pari a 7.512 milioni di euro.

Quanto al patrimonio in gestione è sceso a 400.340 milioni di euro quello dei fondi armonizzati di diritto italiano, mentre continua di pari passo a salire quello dei fondi di diritto estero degli intermediari italiani a 75.600 milioni di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati di diritto italiano è risultato pari a 5.730 milioni di euro e sostanzialmente invariato quello dei lussemburghesi storici. Complessivamente il patrimonio gestito è sceso a 511.770 milioni di euro (da 513.021 milioni di gennaio).

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