Gestire in tempi difficili

Janus Twenty è uno dei più grandi fondi degli Stati Uniti ed è venduto in Europa attraverso un altro fondo domiciliato a Dublino. Morningstar ha chiesto al gestore Scott Schoelzel di raccontare quali sono le difficoltà incontrate nella gestione nell’attuale fase di crisi.

Niklas Tell, 18/10/2001 | 15:20
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Gli ultimi 12-18 mesi sono stati uno dei periodi più critici degli ultimi 30-40 anni. È difficile gestire denaro in questo clima di incertezza.

Ce ne siamo accorti chiaramente all’inizio dell’anno, quando durante le nostre consuete visite alle società ci siamo resi conto che l’economia statunitense avrebbe continuato a rallentare nonostante le misure intraprese dalla Federal Reserve.

Il 50% del portafoglio è investito in cash

Abbiamo spostato una grande percentuale del portafoglio in liquidità, in attesa di investirla in titoli interessanti che al momento non riuscivamo ad identificare sul

mercato. All’inizio di settembre abbiamo portato la liquidità al 50%.

Non è stata una decisione dettata da motivi macroeconomici o di market timing, ma dalla strategia bottom up che non aveva dato alcun risultato, perché non riuscivamo a trovare società che corrispondessero ai nostri profili. O erano troppo care o i fondamentali non erano abbastanza buoni.

Questo rende il fondo più voltile di altri, penalizzandolo in mercati in discesa, ma rendendolo molto remunerativo, come è storicamente provato, in mercati al rialzo.

L'influenza dell'11 settembre

Dopo l’11 settembre, siamo rientrati sui mercati acquistando società che già ritenevamo interessanti e i cui prezzi sono crollati. Pertanto abbiamo ridotto la liquidità al 20% del portafoglio.

E questa è una caratteristica determinante del fondo. Il suo patrimonio contenuto, qui a Dublino a 842 milioni di $, se paragonato all’equivalente fondo americano -che è arrivato oggi a gestire 14.363 mln di $, lo rende molto flessibile e quindi siamo riusciti ad investire il 30% del portafoglio in brevissimo tempo.

Sono sicuro che nei prossimi sei mesi, riguardando a questo periodo, saremo molto orgogliosi degli investimenti che abbiamo fatto.

Le attuali posizioni

Ci siamo focalizzati su titoli appartenenti al settore dei media, dei servizi finanziari, della farmacia e di società impegnate nella produzione di beni di consumo. Ma guardiamo con interesse alle società che hanno la forza finanziaria necessaria per superare questo periodo critico.

Ad oggi, abbiamo in portafoglio Aol Time Warner, General Electric, AIG, Microsoft, Exxon Mobil, Viacom, Glodman Sachs, Pfizer, Electronic Arts, eBay. Puntiamo anche su Nokia, che riteniamo molto redditizio.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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